Non stiamo qui a vantarci. Perché quella di cui parliamo oggi non è una gara, è una missione che si ripete ogni giorno e che devi saper confermare e possibilmente migliorare ogni volta che pubblichi qualcosa. Parliamo della credibilità e della trasparenza dell’informazione che cerchiamo di darvi ogni giorno su agi.it. Secondo la pagella rilasciata oggi alle 15 per la prima volta sui media italiani (per ora ne sono stati esaminati sette su dieci), agi.it merita il bollino verde. Condividiamo questo onore con molti altri siti italiani, ma di pochissimi viene detto che rispettano “tutti e nove i criteri di credibilità e trasparenza di NewsGuard”.
NewsGuard è una organizzazione di giornalisti che “per ristabilire fiducia” nel giornalismo “e senso di responsabilità” fra i giornalisti, analizza i siti di informazione in base a nove criteri. Il sito di agi passa l’esame a pieni voti in tutti e nove. Vuol dire che: “Non pubblica ripetutamente notizie false”; “raccoglie e presenta informazioni in modo responsabile”; “corregge e spiega con regolarità e in modo chiaro gli errori”; “gestisce la differenza fra notizie e opinioni in modo responsabile”; “non pubblica titoli ingannevoli”; “fornisce informazioni riguardanti il suo assetto proprietario e i suoi finanziamenti”; “segnala in modo chiaro la pubblicità”; “indica i nomi dei responsabili e tutti i potenziali conflitti di interesse”; “fornisce informazioni degli autori dei contenuti del sito”.
Per approfondire: Cosa ha scoperto NewsGuard analizzando 120 siti di informazione in Italia
Questo non vuol dire però che siamo perfetti: facciamo errori ogni giorno, ma ve li raccontiamo e li correggiamo senza far finta di nulla; non cerchiamo clic facili promettendovi contenuti che non ci sono; cerchiamo di spiegare le cose difficili perché prima di tutto proviamo a capirle, studiandole; ci asteniamo dal mettere in rete roba tossica e scandalistica, che sappiamo farebbe traffico ma non aiuterebbe a capire come stanno le cose.
Quando con Marco Pratellesi siamo arrivati qui in Agi, il 1 ottobre 2016, abbiamo scommesso che questo tipo di approccio all’informazione si sarebbe trovato un pubblico; meglio, una comunità di persone, che non volevano gridare e schierarsi, ma capire prima di eventualmente schierarsi. Abbiamo provato a mettere al centro di tutto i fatti, che a volte sono dannatamente complicati, e quando è stato necessario abbiamo sfidato la legge del marketing digitale che impone di mettere in rete solo roba sexy e breve, pubblicando invece post molto lunghi, ma che alla fine ti aiutano a “sapere tutto” su qualcosa.
La comunità che cercavamo l’abbiamo trovata: negli ultimi due anni i nostri lettori sono cresciuti del 300 per cento. Un successo che è tutto dei giornalisti di Agi.
La pagella di Newsguard è uno stimolo a fare ancora meglio. La trasparenza e la credibilità non sono un traguardo che si taglia ma un obiettivo che si rinnova. E soprattutto sono l’unica strada per restituire al giornalismo la missione di guardiano della democrazia.