Vivendo a Bruxelles da un paio d’anni mi sono portato dietro non solo le valigie, ma anche i miei account digitali. Una cosa che mi ha sempre stupito è come fosse possibile comprare, col mio account di Amazon, un libro francese, ma anche come avessi bisogno di un nuovo account per comprare un ebook francese sul Kindle. Lo stesso accade se voglio acquistare qualcosa su Amazon.fr, visto che in Belgio non c’è uno store dedicato. Il mio account italiano non va più bene.
Capirete la frustrazione, mia e di altri migliaia di cittadini europei fuori dal loro Paese d’origine, nel faticare a comprendere il perché qualcuno rifiutasse i miei soldi e mi chiedesse di creare un nuovo account, per comprare un prodotto che ero disposto a pagare subito. Ora moltiplicate questo mancato acquisto migliaia di volte e capirete l’importanza del nuovo accordo raggiunto a Bruxelles pochi giorni fa.
Thank you to the negotiators who reached an agreement on #Geoblocking. Big step forward for all #EUcitizens to fully benefit from a @DSMeu without barriers, no matter where they come from. Congratulations to @rozathun @charanzova @ViolaRoberto @Senficon @ClydeKull pic.twitter.com/gPzSz4rLnB
— Mariya Gabriel (@GabrielMariya) 21 novembre 2017
Il 20 novembre infatti, la Commissione Europea, il Parlamento Europeo e il Consiglio UE, hanno raggiunto l’accordo sulla fine del geoblocking in Europa. Assieme alla fine del roaming dello scorso giugno, che ci ha permesso di usare il nostro telefono anche all’estero senza essere vessati da tariffe proibitive, la fine del geoblocking è un altro grande passo verso la creazione del mercato unico europeo, risolvendo problemi che tutti abbiamo avuto uscendo dai confini nazionali.
La nuova norma non costituirà un obbligo assoluto per i commercianti di vendere da un capo all’altro del continente. Tuttavia, questi saranno esentati solo qualora la giustificazione sia di tipo legislativo o fiscale, non quindi per motivi di nazionalità.
La Commissione, in seguito a un sondaggio, aveva rilevato infatti come solo il 37% dei negozi online permettesse l’acquisto oltre confine dentro l’UE. In generale, il 26% di chi voleva acquistare un bene si trovava bloccato all’atto di inserimento del metodo di pagamento mentre, nel caso di acquisto di elettrodomestici, l’acquirente veniva bloccato nell’86% dei casi.
La norma entrerà in vigore dopo 9 mesi dalla pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale dell’Unione Europa perciò state pronti che per il Black Friday del 2018 potreste acquistare quel microonde olandese che tanto volevate.
Vincenzo Tiani | #UEchiamaItalia