di Andrea Marcelloni*
Il maestro della notte
Bai Xianyong
Einaudi, 2005
Titolo originale: Niezi
Traduzione dal cinese: Maria Rita Masci
€ 15,50
Questa settimana non presenterò una novità editoriale ma vi parlerò de “il Maestro della notte”, il bellissimo romanzo - l'unico al momento tradotto in italiano – dello scrittore taiwanese (ma nato in Cina) Bai Xianyong.
Scritto nel lontano 1983 e pubblicato da Einaudi nel 2005, “Il maestro della notte” tratta il tema dell'omosessualità e pertanto ha vissuto un percorso piuttosto travagliato. Il romanzo infatti ebbe un'accoglienza piuttosto controversa sia a Taiwan, dove vigeva ancora la legge marziale e le autorità non furono per nulla contente delle descrizioni della vita notturna di Taibei, sia nella Cina popolare, dove, nonostante Bai Xianyong fosse già uno scrittore conosciuto ed apprezzato, il romanzo fu addirittura proibito. Certo il titolo originale “Niezi” (il pervertito), non aiutava.
La storia si svolge a Taipei, capitale di Taiwan, all'inizio degli anni settanta. Il protagonista Li Qing, che però tutti chiamano semplicemente Aqing, dopo essere stato espulso dalla scuola media per essere stato sorpreso “in atti osceni con un guardiano” e successivamente cacciato di casa dal padre, si ritrova sulle sponde del Lago dei loti nel Parco Nuovo, il giardino pubblico sulla via del Museo municipale di Taipei. La sua nuova famiglia è composta da ragazzi come lui: escono solo la notte, si incontrano e si prostituiscono per sopravvivere. Tra loro c'è anche Yang, “il Maestro”, la loro guida e mentore, colui che li protegge e gli procura i clienti.
I ragazzi del parco formano un gruppo che ha le proprie regole e gerarchie. Allo stesso tempo, però, continuano a coltivare i loro sogni e le loro speranze (la voglia di emancipazione sessuale e di libertà in primis) parlandone di notte nel parco. Quando saranno cacciati da quel luogo, sarà ancora una volta il “maestro” a guidarli e condurli in una nuova avventura, un bar-ristorante in cui potersi incontrare senza doversi nascondere nelle tenebre.
Il libro racconta tante storie diverse – alcune in modo più approfondito, altre in modo più velato – ma tutte riconducibili ad una generazione che si è sentita abbandonata e dimenticata dal resto del mondo. Eppure il resto del mondo non viene dimenticato dall'autore: il libro fa rivivere l'atmosfera anni settanta delle stradine di Taipei, dei locali, dei ristoranti, bar e cabaret dove circolavano i soldati americani, si ascoltavano i Beatles e andavano di moda gli stivaletti e le camicie a fiori.
Un'alternanza tra buio e luminosità, tra solitudine e solidarietà ed uno stile secco e pulito fanno di questo romanzo una lettura da non perdere.
Vi aspetto in libreria.
L'autore
Bai Xianyong (Kenneth Pai), nasce a Guilin, nella Cina popolare, nel 1937 e si trasferisce a Taiwan nel 1952 seguendo il padre, un importante generale del Guomindang. Si laurea in letteratura inglese presso l'Università di Taiwan (inizialmente si era iscritto ad Ingegneria Idraulica perché voleva lavorare alla diga delle tre gole) e nel 1961 fonda insieme ad alcuni compagni di studio la rivista Xiandai Wenxue (letteratura moderna), nella quale pubblica diversi suoi racconti scritti in precedenza. Nel 1963 si reca a studiare negli Stati Uniti ed in breve diventa Professore di lingua cinese presso l'Università di Santa Barbara in California, professione che lascia definitivamente nel 1994. Bai Xianyong è conosciuto anche per Taibeiren (Gente di Taipei), una raccolta di 14 racconti brevi scritti nel corso degli anni '60 e pubblicata nel 1971.
“Il maestro della notte”, da cui sono stati tratti un film ed una serie televisiva a Taiwan, è l'unica opera di Bai attualmente in commercio in italiano.
14 marzo 2014
*Andrea Marcelloni, sinologo, è il proprietario di Orientalia, la libreria di Roma specializzata in orientalistica. Si trova in via Cairoli, 63, nel cuore dell'Esquilino. Ogni settimana Andrea Marcelloni offrirà ai nostri lettori spunti di lettura.
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