Una sera, a cena con amici, si inizia a chiacchierare di famiglie. E dopo alcune ore trascorse in grande armonia, gli animi si scaldano. “La famiglia non può che essere quella tra genitori sposati”, esordisce un attempato commensale. “Ma che dici? La mia compagna e io conviviamo da anni e abbiamo dei figli. Non siamo forse una famiglia?” soggiunge indispettito un altro dai capelli un filo brizzolati. A un certo punto si leva la voce di una adolescente che fino a quel momento non aveva proferito verbo: “Siete dei retrogradi! Se l’amore è amore, famiglia è anche quella tra omosessuali”. E una bambina seduta al tavolo rincara la dose esclamando “E’ giusto! Che male c’è se i genitori che adottano un figlio sono omosessuali? Sempre meglio che rimanere in un orfanotrofio”. Appare subito evidente che più è bassa l’età del commensale maggiore è l’atteggiamento di apertura.
Ma qual è la posizione degli italiani sul tema?
In previsione del Congresso mondiale delle famiglie tenutosi a Verona alla fine dello scorso marzo in un mare di polemiche, il Corriere pubblicò un interessante sondaggio condotto da IPSOS su un campione rappresentativo di un migliaio di italiani maggiorenni casualmente individuati su tutto il territorio nazionale. Questi i risultati:
- il 22% degli intervistati ha definito famiglia solo l’unione tra uomo e donna uniti in matrimonio con un rito religioso o civile;
- il 25% ha ritenuto invece che famiglia sia l’unione tra uomo e donna anche se conviventi;
- il 44% si è espresso infine affermando che famiglia è anche l’unione tra due individui, anche dello stesso sesso, che convivono.
Dunque, per il 47% degli italiani intervistati la famiglia non può che essere formata dall’unione di un uomo e una donna, indipendentemente dal fatto che siano sposati o convivano. Mentre per il 44% famiglia è anche l’unione stabile tra persone dello stesso sesso.
Già. Ma se quasi la metà degli intervistati ritiene che famiglia può essere anche quella omosessuale, cosa ne pensano poi in punto di “diritto”?
- Il 54% degli intervistati è convinto che le unioni tra omosessuali debbano avere gli stessi diritti di quelle fra eterosessuali;
- Il 30% ha ritenuto invece che debbano essere riconosciuti alle coppie omosessuali solo alcuni dei diritti delle coppie eterosessuali;
- il 7% si è espresso infine dicendo che le unioni omosessuali non debbano avere alcun particolare diritto.
Gli italiani hanno dunque preso atto del mutamento della realtà e della coscienza sociale in materia di famiglia, tema assai caro all’ordinamento giuridico italiano.
I padri della Costituzione italiana, nel secondo dopoguerra, trovarono l’accordo nel definire la famiglia come “società naturale” “fondata sul matrimonio” (art. 23 Costituzione). Tuttavia, i Costituenti fecero sì che questa “società naturale” fosse una concezione aperta ai cambiamenti storici e sociali, valorizzando i diritti del singolo ad organizzarsi liberamente a livello familiare (art. 2 Costituzione). Ed è proprio qui che trovano fondamento giuridico le famiglie “di fatto”. Non stupisce dunque che la Corte costituzionale abbia affermato che le coppie omosessuali hanno diritto di vivere liberamente la loro condizione di coppia e abbiano dei diritti (vd. ad es., sentenze 138 del 2010 e 170 del 2014).
Anche la Cassazione ha da tempo riconosciuto il diritto a una vita familiare per le coppie formate da persone dello stesso sesso (vd. ad es. sentenza n. 4184 del 15/03/2012).
Perfino a livello sovranazionale si è assistito a una evoluzione del concetto di famiglia. La Corte europea dei diritti dell’Uomo ha infatti riconosciuto che anche le coppie omosessuali hanno diritto al rispetto della vita familiare e ha previsto l’obbligo degli Stati europei di dare un riconoscimento alle unioni omosessuali (art. 8 CEDU). Di qui la condanna dell’Italia, già nel 2015, per non aver adeguatamente tutelato le coppie conviventi dello stesso sesso (sentenza Oliari e altri c. Italia).
Dunque, essere famiglia è una scelta che deve essere accessibile per tutte le persone, al di là di ogni orientamento sessuale, ceto, genere o religione.
E voi, cosa ne pensate?