(AGI) - CdV, 7 nov. - "Garantendo una sussistenza dignitosa achi deve lasciare l'attivita' lavorativa, voi - ha continuatoil Papa rivolgendosi ai dipendenti dell'Inps - ne affermate larealta' piu' profonda: il lavoro, infatti, non puo' essere unmero ingranaggio nel meccanismo perverso che macina risorse perottenere profitti sempre maggiori; non puo' dunque essereprolungato o ridotto in funzione del guadagno di pochi e diforme produttive che sacrificano valori, relazioni e princi'pi.Questo vale per l'economia in generale, che non puo' piu'ricorrere a rimedi che sono un nuovo veleno, come quando sipretende di aumentare la redditivita' riducendo il mercato dellavoro e creando in tal modo nuovi esclusi". Tutto questo, ha assicurato Francesco, vale, analogamente,per tutte le istituzioni sociali, il cui principio, soggetto efine e' e deve essere la persona umana". "La sua dignita' - hascandito - non puo' essere pregiudicata mai, neanche quandosmette di essere economicamente produttiva". (AGI)