(AGI) - CdV, 24 apr. - Da portavoce della Santa Sede, JoaquinNavarro Valls non ha mai voluto occuparsi dei miracoli eprodigi compiuti in vita da Giovanni Paolo II. "Personalmente -ha spiegato in un'intervista all'Agi - non ho mai cercatoconferme ad esempio su guarigioni che gli venivano attribuite.In realta' io per primo ero affascinato dal suo vivereintensamente la fede in ogni momento, in tutto quello chefaceva. Con un'intensita' ed anche un'eleganza umanastraordinarie". "In un Pontificato ricchissimo di incidenze storica, ilcapolavoro - ha affermato Navarro - e' per me quello compiutonella sua stessa vita: l'aver mantenuto in tutta la suaesistenza quella docilita' interiore necessaria per dire sempresi' a tutto quello che gli veniva chiesto da Dio. Ed infattil'enciclica piu' bella e' quella che ha vissuto piu' chescritto, con le sue sofferenze durante la malattia: ci ha fattocapire cosa sia la dignita' della persona umana e non c'e'dubbio che la partecipazione del mondo intero a quellasofferenza anche dopo anni rimane un valore al quale riferirsi.Dopo 22 anni sono tornato al mio vecchio amore che e' lamedicina e vedo che il progresso scientifico ci consente magaridi sapere tutto su una persona, tranne chi e' questa persona. Ec'e' una domanda che va al di la' della ricerca biomedica edella bioetica: da dove gli viene all'uomo questa dignita'' chetutti proclamano? Una domanda che non si puo' evitare". (AGI).