(AGI) - CdV - Giovanni Paolo II mette in guardia, nell'enciclica pubblicata il 15 ottobre 1998, dai rischi dello scientismo, una "mentalita' - osserva il Papa - che, diffusa dagli innegabili successi della ricerca scientifica e della tecnologia, sembra non avere piu' confini, visto come e' penetrata nelle diverse culture e qulai cambiamenti radicali vi ha portato". "Questa concezione filosofica - scrive il Papa - si rifiuta di ammettere come valide forme di conoscenza diverse da quelle che sono proprie della scienze positive, relegando nei confini della mera immaginazione sia la conoscenza religiosa e teologica, sia il sapere etico ed estetico". "Nel passato - ricorda il Papa - la stessa idea si esprimeva nel positivismo e nel neo positivismo, che ritenevano prive di senso le affermazioni di carattere metafisico". Ed ora che "la critica epistemologica ha screditato questa posizione", essa rinasce "sotto le nuove vesti dello scientismo".