(AGI) - Roma - Rivolta ai cattolici, chiamati acelebrare l'anno mariano "l'enciclica da' voce alla profondaaspirazione dell'unita' di tutti i cristiani, che il Vaticanoii ha codificato e che il dialogo ecumenico esprime": cosi' Giovanni Paolo II ha voluto oggi quasi anticipare una rispostaalle prevedibili accuse di antiecumenismo che potranno essererivolte alla sua sesta enciclica - "pensata da tempo,coltivata a lungo nel cuore" - la "redemptoris mater". ilPapa ne ha parlato all'udienza generale, proprio mentre nellasala stampa del vaticano il card. Josef Ratzinger, prefettodell'ex sant'uffizio, presentava il documento ai giornalisti. Nella conferenza stampa anche il porporato ha insistito sulcarattere ecumenico della "redemptoris mater" chiarendo comeessa sia al riparo da ogni rilievo perche' vi e' inequivocabilel'affermazione che quella della Madonna e' "cooperazione umanaalla mediazione di Cristo". Ratzinger ha poi risposto ad unaserie di domande precisando in particolare che il documento,pur se individua nella madre di Gesu' "il segno della donnanella storia della salvezza", non affronta in modo organico laquestione delle donne nella chiesa e nemmeno il problemadell'accesso di queste al sacerdozio; vi e' tuttavia rilevato,ha aggiunto il cadinale, che "maria non ha ricevutodirettamente la missione apostolica". non e' escluso che ilPapa stia pensando ad uno specifico documento sulla donna nellachiesa. Padre Pierre Duprey, segretario del dicastero vaticanoper l'unita' dei cristiani, da parte sua ha rivelato aigiornalisti che l'enciclica e' stata inviata "come gesto disolidarieta"' alle chiese "disunite" ed in particolare ancheall'arcivescovo di Canterbury e al patriarcato di Mosca, ma none' attesa nessuna risposta.