(AGI/AP) - Ginevra - Le Chiese ortodosse e protestanti hanno reaigto favorevolmente alla presa di posizione di Giovanni Paolo II in tema di unita' della cristianita', contenuta nell'ultima enciclica Papale. Apprezzamenti positivi sono stati espressi sia dal Consiglio Mondiale delle chiese, che rappresenta le principali confessioni protestanti e ortodosse del globo, sia dalla Federazione Mondiale Luterana. Per il Consiglio, la 12.ma enciclica "e' la prova lampante" dell'impegno di Giovanni Paolo II a favore della comprensione fra la Chiesa cattolica e altre denominazioni. Un punto, soprattutto, viene considerato molto positivo, e cioe' il fatto che il Pontefice affermi l'impegno "irreversibile" della Chiesa cattolica sul terreno dell'ecumenismo. Il segretario generale della Federazione Luterana, Ishmael Noko, ha dichiarato: "l'impegno pubblico della Chiesa cattolica romana per l'unita' visibile della Chiesa di Cristo rimane ineguagliato."
Quale Vescovo di Roma, il Papa dice di avere, nei confronti della comunione piena, "una responsabilita' particolare, soprattutto nel constatare l'aspirazione ecumenica della maggior parte delle comunita' cristiane e ascoltando la domanda che mi e' rivolta di trovare una forma di esercizio del primato che, pur non rinunciando in nessun modo all'essenziale della sua missione, si apra ad una situazione nuova". L'invito che il Papa rivolge ai "fratelli" e' quello di "cercare, evidentemente insieme, le forme nella quali questo ministero possa realizzare un servizio di amore riconosciuto dagli uni e dagli altri. Compito immane - aggiunge - che non possiamo rifiutare e che non posso portare a termine da solo. La comunione reale, sebbene imperfetta, che esiste tra noi, non potrebbe indurre - chiede quindi il Papa - i responsabili ecclesiali e i loro teologi ad instaurare con me e su questo argomento un dialogo fraterno, paziente, nel quale potremmo ascoltarci al di la' di sterili polemiche, avendo a mente soltanto la volonta' di Cristo per la sua Chiesa, lasciandoci trafiggere dal suo grido 'siano anch'essi una cosa sola, perche' il mondo creda che tu mi hai mandato'?"