(AGI) - Rho, Milano, 12 ott. - Assemblea mondiale delleindicazioni geografiche a Expo Milano 2015. La convention, cheha visto la partecipazione di istituzioni, consorzi,rappresentanti di indicazioni provenienti da tutto il mondo, haavuto in particolare come tema centrale il ruolo delleindicazioni geografiche nella creazione di un modello disviluppo sostenibile a livello internazionale. Il ministroall'Agricoltura, Maurizio Martina, nella sua introduzione allagiornata, ha posto l'accento sull'importanza e le potenzialita'insite nel sistema delle indicazioni geografiche per tutti, maanche sulla necessita' di "recuperare del lavoro fatto inquesti mesi con un avanzamento strategico su alcune partite chesaranno sempre piu' una frontiera cruciale nella storiadell'Igp: pensiamo al web - ha spiegato Martina - dove l'Italiasi e' posta in un ruolo di paese-guida attraverso lepartnership di lavoro con grandi soggetti come Google, Ebay eAlibaba. I risultati gia' raggiunti - ha aggiunto - ci dannomisura dell'impatto straordinario che si puo' avere sia sulversante della tutela sia su quello della promozione". Ilpresidente della Commissione Agricoltura alla Camera, LucaSani, ha invitato a "non far cadere il grande patrimonio suicontenuti cosegnato dall'esperienza di Expo", riflettendo poisull'Ig come una strategia che ha presentato il "punto di forzadell'Italia durante crisi. Se ci sono luci - ha aggiunto - cisono anche ombre, il sistema agroalimentare e' ancora troppoframmentato. L'Ig - ha aggiunto - e' un grande veicolopromozionale, locomotiva del nostro sistema agroalimentare nelpaese e nel mondo". Piu' deciso nel suo intervento l'assessoreall'Agricoltura della Regione Lombardia, Gianni Fava, che haparlato di "punto di svolta: un anno fa - ha rilevato - cichiedevamo se le modalita' Ig fossero ancora attuali, ilsistema ha 33 anni e dobbiamo registrare che si e' fatta stradal'idea di trovare delle scorciatoie. C'e' chi parla diindicazione nazionale, di superamento dei consorzi. E' giuntoil momento di fare un punto: in questo momento - ha chiarito -per proteggere nostre imprese non abbiamo alternative. Ilsistema puo' essere migliorato, ma non deve essere sostituto,e' un patrimonio di 30 anni che deve rimanere. Siamo di frontea due visioni del mondo nell'interesse anche dei consumatori,c'e' bisogno di fare chiarezza sul fatto che da sistemadenominazione di origine non si puo' tornare indietro". (AGI).