(AGI) - Roma, 14 ott. - Le recenti scoperte in Egitto possonofare del Paese africano il fulcro di un hub del gas nelMediterraneo dell'Est e creare un corridoio di export versol'Europa. Questo lo scenario tracciato dall'ad di Eni, ClaudioDescalzi, nel corso di un'audizione in commissione Esteri delSenato. "Abbiamo parlato della strategia in Egitto come fulcro ecome parte dell'hub del Mediterraneo dell'Est grazie alle sueinfrastrutture e alle sue grandi scoperte, con la possibilita'di accogliere e legare insieme le scoperte israeliane e quellecipriote", ha spiegato il manager ai giornalisti, il tutto con "la possibilita' di avere un export verso l'Italia e versol'Europa". In questo senso, ha evidenziato l'ad di Eni, ilruolo dell'Italia puo' crescere "perche' abbiamo leinfrastrutture e gli stoccaggi. Abbiamo una capacita' ineccesso, circa 100 mld di mc di gas e ne usiamo 65 mld e quindisi puo' esportare con un reverse flow verso la Svizzera,l'Austria e la Germania. In questo senso possiamo avere unruolo rilevante sia noi che la Spagna". "L'Egitto - ha sottolineato - sta passando attraverso unanuova giovinezza e inoltre ha le strutture. Questa e' la cosaimportante perche' permette di ridurre gli investimenti e dicrescere piu' rapidamente. E' una opportunita' importante perl'Egitto, per la regione ma anche per l'Europa". Rispondendo a una domanda sugli effetti del raddoppio dellacapacita' del Canale di Suez, Descalzi ha evidenziato chel'opera "comporta soprattutto effetti positivi sul trasportoper l'Egitto. Potrebbe comportare un possibile beneficio per ilgas che viene dal Mozambico e quindi una maggiore facilita' dipassaggio e di trasporto in termini di velocita'". (AGI)