Sulla rete la percezione è di avere libertà senza responsabilità. Augusta Iannini, vicepresidente dell'autorità garante per la privacy spiega all'Agi che "Non si può mandare il messaggio che si può non essere responsabili di cosa si può fare".
Internet e privacy
Hanno una convivenza difficile, il diritto all'oblio ha vita molto difficile, quello che va sulla rete "non si toglie, si può togliere dai server ma se qualcuno ha salvato o ripubblicato sui social quel post, non sarà più possibile eliminarlo". Ci vuole attenzion, ci vuole prudenza ma soprattutto "quello che serve è: educazione, informazione e cultura", spiega Iannini. "Serve l'intervento di famiglia, scuola e anche del Garante". Ma non va dimenticato neanche il vecchio buon senso. "Il computer di casa dovrebbe stare in salotto, i genitori dovrebbero almeno guardare cosa fanno i figli. Il mio profilo su Facebook lo aprii per chiedere l'amicizia ai miei figli e farmi almeno un'idea di cosa facessero sulla rete. Gettare uno sguardo è importante".
Ma non si stava meglio senza Internet: "assolutamente no! C'è una diffusione di sapere e di informazioni che è importantissima. Quello che preoccupa sono le sue deviazioni. Quelle sono pericolose".