AGI/Vista - "Se un magistrato singolarmente ritiene dal suo punto di vista che una legge sia sbagliata, nessuno ha il diritto di togliergli la parola o di dire che interferisce". Ma se "il rappresentante di un sindacato di magistrati, prima che fosse noto il testo del disegno di legge, pronuncia tutta una serie di critiche severissime", allora, "secondo me in corretto italiano significano interferenze". Cos il ministro della Giustizia Carlo Nordio in merito alla polemica con il presidente dell'Anm sul ddl Giustizia ribadendo che "l'interlocutore istituzionale del governo e della politica non il sindacato, ma il Csm". TaoBuk Fonte: Agenzia Vista / Alexander Jakhnagiev