AGI/Vista - "La pubblicazione del libro Bianco sul mercato del lavoro aveva creato un clima rovente, Marco cercava sempre la mediazione contro gli schieramenti ideologici e di questo fu vittima, gli fu revocata la scorta proprio nel momento in cui si sentiva pi in pericolo e temeva per la vita, nonostante fossero ancora liberi gli assassini di Massimo D'Antona. La risposta di chi stava ai vertici delle istituzioni e che avrebbe dovuto proteggerlo fu che non esisteva il pericolo delle Brigate rosse. Questo imperdonabile, non lo avevo scitto nel discorso, ma imperdonabile". Cos Marina Orlandi, vedova di Marco Biagi, ricorda in aula alla Camera l'assassinio di suo marito, consulente dei governi sulla riforma del mercato del lavoro. Camera Fonte: Agenzia Vista / Alexander Jakhnagiev