AGI - Cresce l'attesa per la sfida tra Jannik Sinner e Carlos Alcaraz a Indian Wells. La semifinale del torneo californiano, prevista alle 21.30 (ora italiana), non mette in palio solo il secondo posto della classifica Atp ma rappresenta un capitolo tutto nuovo di una rivalità che, a partire da oggi, potrebbe trovare una definitiva consacrazione. Il 20enne spagnolo e il 22enne italiano sono pronti a prendersi il palcoscenico occupato, fino a non molto tempo fa, dalla triade Federer, Nadal, Djokovic. Il primo ha già detto basta con il tennis giocato, il secondo lotta per ritrovare una condizione fisica accettabile mentre il terzo, ancora numero uno del mondo, è partito con il freno tirato in un 2024 che appare per lui sempre più difficile e complicato.
Alcaraz è stato il primo a sollevare un titolo del Grande Slam agli US Open del 2022, dove ha eliminato Sinner in uno dei migliori match degli ultimi anni. Lo spagnolo, tuttavia, sta vivendo un periodo complicato, il più lungo della sua carriera senza alzare un trofeo. L'ultimo è stato il clamoroso e indimenticabile successo a Wimbledon, nel luglio scorso, su Novak Djokovic che gli ha permesso di conquistare il suo secondo titolo major. La sua ultima finale risale ad agosto e nelle ultime settimane ha sofferto di problemi fisici, tra cui un infortunio alla caviglia subito a febbraio a Rio de Janeiro. Nell'ultima settimana, tuttavia, il giocatore di Murcia è ha ritrovato stimoli, fiducia e una condizione accettabile: elementi fondamentali per portare a termine la missione di difendere il titolo del Masters 1000 di Indian Wells, dove ha perso un solo set, al debutto, contro Matteo Arnaldi.
Match dopo match, Alcaraz ha alzato il suo livello di gioco superando agevolmente Felix Auger-Aliassime, Fabian Marozsán e Alexander Zverev, quest'ultimo in un match sospeso per due ore a causa di un'insolita invasione di api. "Ero pronto a servire e ho visto alcune api in giro, pensavo fossero solo poche. Ma ho visto il cielo e ce n'erano migliaia che volavano intorno, si attaccavano ai miei capelli, venivano verso di me. È stato pazzesco. Una di loro mi stava pungendo. Ho cercato di allontanarmi, ma era impossibile, così sono scappato. Mi fanno un po' paura", ha ammesso.
L'ex numero uno del mondo ha spiegato che dovrà rivedere la sua strategia per fermare l'inarrestabile ascesa di Sinner. "Onestamente, non so come affronterò il match. È il miglior tennista del mondo in questo momento, senza dubbio", ha elogiato Alcaraz. "Sta giocando in modo incredibile, non ha mai perso quest'anno. Mi piace molto vederlo giocare". Per poi ammettere: "Sarà sicuramente il match più difficile che giocherò quest'anno". Alcaraz, in conferenza stampa, ha poi risposto a una domanda sul documentario in uscita per Netflix. "È emozionante per me fare un progetto così. È qualcosa su cui stiamo lavorando da un po'. Mostreremo non solo il mio lato professionale come tennista, ma anche il mio lato personale. Il mio team, la mia famiglia e io ci divertiremo a realizzare questa docuserie e credo che anche la gente si divertirà a conoscermi un po' meglio".
L'ascesa di Sinner
L'altoatesino si è fatto aspettare un po' di più rispetto ad Alcaraz ma la sua crescita, negli ultimi mesi, è stata inarrestabile. Sinner vive una serie aperta di 19 vittorie consecutive ed è 16-0 nel 2024. In questa corsa, simile a una maratona, ha inanellato i successi a Rotterdam e, soprattutto, agli Australian Open, il primo agognato e desiderato titolo del Grande Slam. Anche il suo percorso a Indian Wells è stato rimarchevole, chiedere a Kokkinakis, Struff, Shelton e Lehecka. Sebbene Alcaraz si sia imposto agli US Open e in due Masters 1000, Sinner conduce i testa a testa per 4-3 e ha vinto gli ultimi due incontri. Ora ha la possibilità di vendicare la sconfitta del 2023, sempre in semifinale, a Indian Wells e di strappare ad Alcaraz la posizione n. 2 del ranking ATP.
"È sempre divertente giocare con Carlos", ha detto Sinner. "Siamo buoni amici fuori dal campo e cerchiamo di dare il 100% quando ci troviamo a giocare". "È molto difficile affrontarlo, soprattutto quando serve molto bene. Non vedo l'ora di sfidarlo di nuovo", ha aggiunto. Chi dovesse prevalere troverebbe in finale uno tra il russo Daniil Medvedev e l'americano Tommy Paul che incroceranno le racchette nell'altra semifinale del torneo.