AGI - Quando alle 14.30, come da tradizione, il vincitore della passata edizione, nelle fattispecie Novak Djokovic, entrerà sul Centrale per disputare il primo match del torneo 2023 (contro l'argentino Pedro Cachin) non partirà solo Wimbledon, ma si aprirà anche il sipario sulle speranze dei giocatori italiani di poter vestire i panni dei protagonisti.
Dando così seguito a quella straordinaria finale di due anni fa in cui il miglior Matteo Berrettini di sempre contese il successo a Nole. Gli indiziati sono due: Jannik Sinner e Lorenzo Musetti. Oggi toccherà a Sinner, numero otto del ranking calcare i prati di Church Road: disputerà il terzo incontro di giornata sul Centrale, il campo-monumento dove nei giorni scorsi si è allenato con il serbo ricevendone pure gli elogi. Affronterà il meno dotato dei fratelli Cerundolo, Juan Manuel, situato ben oltre la centesima posizione mondiale con l'intento di prendere confidenza non tanto con la superficie di gioco (l'anno scorso Jannik prima di arrendersi a Djokovic fu protagonista di successi su Wawrinka, Isner e Alcaraz, mica poco) quanto con la consapevolezza che Wimbledon si aspetta molto da lui.
Come ha dimostrato la scelta degli organizzatori di collocarlo in primo piano al fianco di Alcaraz nel poster ufficiale del torneo. Gli anni scivolano via e le aspettative, che già pesano sulle spalle di Jannik in ogni torneo, a Wimbledon si fanno sentire ancora di più. Sarà per questo che ha cambiato di nuovo la posizione dei piedi sul servizio (colpo che sull'erba è d'importanza vitale) per tentare di migliorare un colpo che fino a ora non è cresciuto in modo sensibile.
Anche Lorenzo Musetti esordirà oggi ai Championships: e lo farà contro il peruviano Varillas che dell'erba non è certo uno specialista ma che ha battuto Lorenzo a febbraio sulla terra di Buenos Aires ed è in una condizione di forma degna di nota dato che a Parigi ha superato Bautista Agut e Hurkacz in cinque set e si è arreso dignitosamente a re Djokovic. Quella di Lorenzo sarà il primo incontro sul campo 14 (a mezzogiorno) e la speranza del carrarino è che sia il primo di una lunga serie.
Speranze che lo hanno indotto a compiere anche una scelta organizzativa che potrebbe sembrare marginale ma a Wimbledon tutto ha importanza: "Ho deciso di prendere una casa a Londra invece di soggiornare in albergo. Posso arrivare sui campi a piedi. E' una sensazione strana ma spero che possa portarmi fortuna". Domani andrà in scena il derby fra Berrettini, scivolato al numero 36 del ranking mondiale e Sonego, quattro posizioni dietro di lui: sarà la replica del match di Stoccarda dal quale Matteo due settimane fa uscì con tre game in tasca e con le lacrime agli occhi.
Ma da quelle lacrime, dopo il ritiro al Queen's vuole prendere le distanze: "Nonostante questo sia per me un anno che sembra segnato da un rito voodoo alla fine Wimbledon mi mette allegria. Non sono al 100% ma volevo venire qui e giocare. Sto vivendo un giorno alla volta, un passo dopo l'altro. Non mi aspetto troppo ma vedremo" ha detto il campione romano spiegando di aver preso anche le distanze dai commenti sui social che gli hanno avvelenato la vita in questi ultimi mesi. Non li legge più, ha chiarito. E neanche scrive visto che il suo ultimo post su Instagram è fermo a due settimane fa.
La prima azzurra a scendere in campo a Wimbledon, oggi verso le 14.45 sarà Martina Trevisan. E nonostante i venti posti in classifica che la separano dalla sua avversaria, Sara Sorribes (lei numero 64, l'altra 84) non sarà un match semplice visto che i precedenti parlano di due vittorie su due per la spagnola. Per Lucrezia Stefanini, 25 anni e numero 110 del ranking, sarà comunque una giornata storica: la sua prima volta (intorno alle 19) del tabellone di Wimbledon dopo una sontuosa prestazione nelle qualificazioni (è l'unica azzurra ad avercela fatta) contro una super-giocatrice come Anett Kontaveit, oggi scivolata al n.81, che ha scelto Church Road per congedarsi definitivamente dal tennis. Più o meno in contemporanea sarà in campo anche l'altra azzurra Elisabetta Cocciaretto (n.43) che nell'incontro più abbordabile tra i tre in programma, giocherà contro la colombiana Osorio Serrano, n.71.