AGI - Tre rapidi set contro la testa di serie numero 14, Cameron Norrie, e per Lorenzo Musetti da Massa Carrara si aprono le porte degli ottavi di finale degli Open di Francia, in corso in questi giorni al Roland Garros di Parigi. Col punteggio di 6-1/6-2/6-4 il tennista azzurro, numero 17 del tabellone, si è imposto sul più' quotato avversario, che però poco ha potuto contro la condizione fisica e il tennis vario e imprevedibile di Musetti.
Ma Musetti non è il solo a fare notizia. Al Roland Garros è stato il grande giorno di Lorenzo Sonego. Il tennista azzurro si qualifica per il quarto turno battendo dopo cinque combattutissimi set, dopo essersi trovato sotto di due partite a zero, il russo Andrej Rublev. Il torinese, 28 anni compiuti durante i recenti Internazionali d'Italia, n.48 del mondo, ha avuto la meglio sul campione russo, n.7 del mondo per 5-7 0-6 6-3 7-6 6-3. Per Sonego la prima vittoria contro un top 10 in uno slam.
L'impresa di Sonego
"Lorenzo Sonego uno di noi!" Accade a Parigi, sui campi di terra rossa più prestigiosi del mondo, nel torneo di tennis (forse) più importante del mondo, che un ragazzo dall'aspetto pulito, perbene, uno della porta accanto, possa far sognare un popolo intero realizzando un'impresa sportiva notevolissima: superare il terzo turno battendo uno degli specialisti della terra rossa, il russo Andrej Rublev, numero 6 (o 7) del mondo e sesta testa di serie del torneo.
Lo fa vincendo in 5 set dopo 3 ore e 45 minuti di gioco. Lo fa recuperando quando era sotto di due set a zero, dopo aver perso il secondo senza fare neppure un game e dando l'impressione di essere gia' negli spogliatoi. Ma Lorenzo Sonego, il ragazzo della porta accanto, appunto, ha nel carattere la sua forza. Lo aveva dimostrato due anni fa vincendo a Roma contro l'austriaco Dominic Thiem, allora n.4 del mondo e in grande forma (aveva vinto gli Us Open nel 2020). Chi ha visto quella gara ricorda un Sonego implacabile e resiliente all'estremo, capace di vincere al terzo set al tie break dopo una gara in cui ha combattuto colpo su colpo col fortissimo avversario.
In quella stagione d'oro per Sonego, in quel torneo così importante, il torinese si tolse lo sfizio di arrivare in semifinale battendo, nei quarti, proprio Andrej Rublev che, evidentemente, non ha un buona tradizione col torinese (che comunque ha battuto in finale nel torneo Atp 500 di Vienna, ma si giocava sul cemento).
Per Sonego una crescita continua negli anni - di risultati e di posizioni Atp (è arrivato a essere n.21 al mondo) - prima di un periodo negativo che lo ha fatto scendere oltre la 50esima posizione. Oggi è il n.48, ma è destinato a salire e adesso agli ottavi affronterà il russo Karen Khachanov, 11esima testa di serie (ha battuto l'australiano Thanasi Kokkinakis 6-4, 6-1, 3-6, 7-6), una partita che, ranking Atp a parte, non è proibitiva per il 28enne piemontese.
A Roma, durante gli Internazionali Bnl d'Italia, lo scorso 11 maggio ha festeggiato con amici e giornalisti in sala stampa il compleanno con una torta e un po' di spumante. Sembrava quasi intimidito da tante attenzioni, lui che di tornei importanti non ne ha vinti molti: in carriera vanta tre titoli Atp 250 (Antalya Open ad Adalia in Turchia, Sardegna Open a Cagliari e Moselle Open a Metz in Francia). Adesso che ha 28 anni, una maturità e una forma fisica eccellenti, sogna di portare il suo tennis che non è fatto di colpi - come la battuta e il dritto di Berrettini o il dritto di Sinner - ma estremamente efficace il più avanti possibile a Parigi.
Non fa progetti e non pensa di poter compiere miracoli - in gioco nella sua parte di tabellone ci sono ancora i più forti, da Djokovic ad Alcaraz e Tsitsipas - ma da ragazzo della porta accanto qual e', visto che Sonego e' "uno di noi", sognare non costa nulla. Soprattutto quando si dimostra di stare bene come ha fatto oggi con Rublev.