AGI - Se la Lega Calcio accarezza l'idea di acquistare Sky Calcio per acquisirne il parco abbonati nonché la struttura tecnica e organizzativa e dare così vita all'ormai mitologico "canale della Lega" riservato alla serie A, il minimo che può succedere è che Supertennis Tv, società del gruppo Sportcast, interamente partecipato dalla Fitp (Federazione Italiana Tennis e Padel) acquisti i diritti di trasmissione di uno dei quattro tornei di tennis più importanti al mondo, lo Us Open, a partire dal'appuntamento 2023.
Il mondo dello sport e soprattutto quello del business che sta dietro e sempre più spesso davanti ai grandi eventi è in rapidissima evoluzione come dimostrano le manovre che gravitano attorno agli sport più importanti: alla Superlega nel calcio, alla Lega alternativa saudita (Lvi) al circuito Pga nel golf e fino alla cessione miliardaria della Formula 1 al gruppo Liberty Media con tutte le conseguenze del caso. Ma che una piccola tv acquisti i diritti di un torneo Slam, che così, per la gioia degli appassionati, sarà visibile in chiaro, gratuitamente, desta comunque un motivato stupore.
Da qualche tempo si era a conoscenza del fatto che USTA (la Federazione tennis statunitense) non avrebbe rinnovato l'accordo pluriennale con Discovery (che comprende anche il marchio Eurosport) su base europea, preferendo trattative con gruppi di singoli paesi al fine di aumentare i propri ricavi. Dall'Italia la previsione era di qualcosa come 15 milioni di euro per un accordo quinquennale, sempre che la durata sia questa visto che nel comunicato ufficiale di annuncio dell'accordo si parla solo di durata "pluriennale" senza indicarne l'esatta durata. Una cifra giudicata evidentemente eccessiva da altri possibili competitor.
Supertennis, nata 15 anni fa, rappresenta per l'ecosistema FITP un drive di grande importanza che ha costruito la sua fama grazie al fatto di aver riportato grandi eventi tennistici sulla tv in chiaro in un'epoca in cui solo i gruppi di pay tv avevano la disponibilità per acquisire diritti tanto costosi. L'assunto era ed è: più tennis visibile per tutti, più iscritti nei circoli, più praticanti, più passione e dunque più biglietti venduti per gli Internazionali d'Italia e altri tornei sul territorio nazionale con conseguente maggiore disponibilità finanziaria da investire in nuove imprese.
Questo processo avrebbe rischiato di entrare in crisi l'anno prossimo: Sky ha infatti acquisito i diritti di tutti i tornei Atp e Wta dal 2024 e per cinque anni. E proprio i tornei femminili hanno rappresentato negli ultimi anni l'ossatura del palinsesto di Supertennis che, nel frattempo, si è dotata anche di un servizio streaming (Supertennix), attualmente gratuito per i tesserati Fitp, che sarà il vero protagonista delle dirette dello US Open visto che Sportcast dispone di un solo canale sul digitale terrestre.
Senza tornei Atp e Wta Supertennis avrebbe rischiato di entrare in crisi negando cosi la propria natura di innesco del processo virtuoso che ha portato la Fitp a essere oggi la seconda federazione sportiva italiana per fatturato dopo la Federcalcio. Ora con in mano la carta Us Open Fitp potrà presumibilmente (sempre che non l'accordo non ci fosse già in precedenza) aprire una trattiva con Sky in modo da avere un pacchetto di primi e secondi diritti di tornei con cui riempire i palinsesti: e mettendo in condizione gli abbonati Sky (nel cui bouquet Supertennis è comunque presente) di avere a disposizione anche lo Us Open. Del resto, i due gruppi sono "alleati" da tempo: Supertennis trasmette da anni in orario serale il miglior match di giornata di Wimbledon e Sky ha rilevato da Sportcast la fase finale di Coppa Davis, nell'autunno scorso.