AGI - E siamo a undici. Con la nascita di Rafael Nadal, “el hijo de la leyenda” come lo chiama ‘Marca’, il quotidiano spagnolo che ha dato per primo la lieta novella i Fab Four mettono potenzialmente in campo una squadra di calcio pronta a sostituirli sul campo da tennis.
Di Stefan Djokovic, otto anni il più grande dei due di Nole si conosce già il suo impegno agonistico, dei quattro di Federer (due gemelle di 13 anni, Myla e Charlene e due gemelli di otto, Leo e Lenny) il campione ha fatto solo sapere che hanno preso in mano la racchetta, dei quattro di Andy Murray (il più piccolo ha un anno, il più grande sei) è presto per parlare di tornei, ma si sa che hanno beneficamente inciso sulla tenuta psicologica del padre : “Ho quattro figli non posso permettermi di restare di cattivo umore per giorni se perdo un match”.
E adesso è arrivato il figlio della leggenda spagnola, l’ultimo del Fab Four a diventare padre a 36 anni e da numero due del mondo. Per facilitare il lavoro all’Atp quando tra una quindicina d’anni dovrà aggiornare i suoi elenchi (e per caricare un bel po’ di peso psicologico sulle spalle del piccolo, che potrebbe pure, e comprensibilmente, darsi al basket come il figlio di Yannick Noah) Nadal ha chiamato suo figlio Rafael, come lui.
Rafa junior è nato a Palma di Maiorca, il campione è stato accanto alla moglie María Perelló, per la quale aveva lasciato in anticipo la Laver Cup di Londra dopo aver giocato
con Federer il doppio dell’addio alle gare dello svizzero dichiarando: “Ci sono cose più importanti di cui devo occuparmi”. Per fortuna il primogenito del 22 volte campione slam porterà anche anche il cognome di Maria. Sarà ufficialmente iscritto all’anagrafe come Rafael Nadal Perelló. Auguri!