AGI - Quarantasei anni sono un bel po’, quasi mezzo secolo. È da allora, da quella contrastata trasferta in Cile di Panatta, Bertolucci, Barazzutti, Zugarelli e capitan Pietrangeli appena esaltata da un’appassionante docuserie (‘Una squadra’ di Domenico Procacci) che l’Italia non è più riuscita a vincere la Coppa Davis. C
hissà se la presenza del numero uno di allora, Panatta, ai microfoni Rai per commentare la Davis 2022 che per l’Italia prende il via a Bologna contro la Croazia all’Unipol Arena di Casalecchio (ad aprire le danze è stato il match Argentina-Svezia) potrà costruire un ponte ideale tra quella vittoria e un trionfo contemporaneo.
Quello che affronta i finalisti dello scorso anno (una bella occasione di rivincita visto che l’Italia era stata estromessa proprio dalla Croazia) quindi l’Argentina (venerdì) e la Svezia (domenica) nel girone A è un dream team finalmente al completo con Matteo Berrettini e Jannik Sinner freschi di quarti di finale agli Us Open (anche se il secondo è alle prese con un risentimento alla caviglia) Lorenzo Musetti e i doppisti Fabio Fognini e Simone Bolelli capitanati da Filippo Volandri.
La formazione ancora non è nota (c’è tempo fino a poco prima dell’inizio) ma l’obiettivo è chiaro: “La qualificazione alla fase finale di Malaga a novembre (ci andranno due squadre per ognuno dei quattro gironi ndr) va ottenuta, in quale modo non importa” ha detto capitan Volandri parafrasando il “whatever it takes” di Draghi.
Nella nuova Davis che da tre anni si è rifatta il look con una notevole dieta dimagrante si giocano soltanto due singolari e un doppio, tutti al meglio dei tre set. La buona notizia è che se con l’Italia ci sarà finalmente Berrettini (infortunato lo scorso anno) la Croazia non potrà contare invece su Cilic (che comunque si arrese a Sinner) ancora sfiancato dai cinque set con cui ha vanamente cercato di fermare la corsa di Alcaraz a New York.
Al suo posto c’è il senz’altro abbordabile Nino Serdarusic, numero 251 al mondo, ma i singolari dovrebbero giocarli Borna Coric (numero 26 del ranking) fresco di inaspettata vittoria a Cincinnati e Borna Gojo, (176), colui che lo scorso anno portò il primo punto alla Croazia con la vittoria sul nostro Lorenzo Sonego (non convocato in questa occasione).
Bisognerà puntare a vincere i due singolari perché il doppio croato Mektic-Pavic è uno dei più forti al mondo e già lo scorso anno in Davis bloccò i sogni di Fognini-Bolelli e di tutta l’Italia. L’Italia affronterà quindi l’Argentina trainata da Diego Schwartzman, e che può contare su Francisco Cerundolo e Sebastian Baez. Sarà più agevole, almeno sulla carta, avere la meglio sulla Svezia dei fratelli Mikael ed Elias Ymer.
In corsa per un posto nel tabellone finale di fine novembre a Malaga ci sono 16 squadre (Argentina, Australia, Belgio, Francia, la Germania senza Zverev, Italia, Kazakistan, Corea del Sud, Olanda, la Spagna senza Nadal, Svezia, Usa, Croazia, la Serbia senza Djokovic, Canada e Gran Bretagna) ma non la Russia, vincitrice della scorsa edizione con Medvedev e Rublev ma che stavolta, sanzionata per il conflitto in Ucraina con l’esclusione da tutte le competizioni internazionali a squadre, resterà a guardare.
Nel girone B, a Valencia, giocano Spagna, Serbia, Canada e Corea del Sud. Ad Amburgo nel girone C si danno battaglia Francia, Germania, Belgio e l’Australia senza Kyrgios, nel girone D a Glasgow giocano Usa, Gran Bretagna, Olanda e Kazakhstan.