AGI - Ha giocato tutto il torneo con un nastro giallo-celeste, i colori dell’Ucraina, attaccato al suo inseparabile cappellino. E adesso che si è portata a casa il titolo-bis degli Internazionali di tennis strapazzando la tunisina Ons Jabeur, dopo aver dato sfogo alle emozioni piangendo in campo inginocchiata sul centrale alla fine del match, la polacca Iga Swiatek, numero uno del mondo, in conferenza stampa si toglie un sassolino nella scarpa sulla guerra alle porte di casa sua.
Dove vivono i genitori che oggi non hanno potuto essere al Foro e a cui lei ha dedicato la vittoria. Perché quel nastrino pro Ucraina, che lei ha cominciato ad indossare a marzo, pochi giorni dopo l’inizio della guerra, con una dichiarazione forte sul suo account Instagram proponendo ai colleghi di imitarla, si è visto poco nei vari tornei.
“So che molti giocatori hanno seguito il mio esempio all’inizio della guerra, quando l’attenzione sul conflitto era un po’ più alta - ha chiarito - ma poi mi sono accorta che qualcuno se l’è tolto e lo trovo a dir poco strano perché la guerra c’è ancora e la gente sta ancora soffrendo. Io lo indosserò finchè la situazione non andrà meglio”.
Se qualcuno ha lasciato il nastrino a casa, analizza “forse si deve anche ai media, a quanto si parla o meno di questa guerra. La Polonia è più coinvolta, la mia famiglia fortunatamente sta bene, ma è un’esperienza che non posso condividere con loro perché sono continuamente in viaggio in Europa ed ero negli Stati Uniti quando la guerra è cominciata”.
Iga continuerà a sostenere il popolo ucraino “come tanti polacchi” (il paese che ha accolto più rifugiati ndr) e annuncia una prossima iniziativa pro-Ucraina: “E’ il mio obiettivo, se ne parla da tempo ma non posso ancora ufficializzarlo”.