AGI - L'edizione 2022 degli Internazionali Bnl di tennis di Roma è quella dei record. Non solo per la manifestazione in sé, ma anche per il nostro Paese. Nessun evento sportivo, infatti, ha mai registrato in Italia un numero così altro di presenze di spettatori né un incasso così alto. I dati, fermi al 14 maggio (anche se non varieranno di molto visto che la giornata di oggi era gia' sold out da tempo), sono 16.032.572 euro d'incasso in biglietteria e 229.206 spettatori.
Numeri eccezionali
"Due dati per misurare il successo dell'edizione 2022 degli Internazionali Bnl d'Italia di tennis - spiega il presidente della Fit e organizzatore del torneo romano Angelo Binaghi nella conferenza finale - uno esterno, con gli hotel di Roma pieni al 90% con turisti stranieri di qualità, con ottima capacità di spesa. E l'altro dato è interno: il Gran premio di Monza di Formula 1 che nel 2019 ha registrato il record storico per un evento sportivo con 15,6 milioni di euro d'incasso e 155.230 spettatori paganti. Quest'anno gli Interazionali d'Italia - prosegue con soddisfazione - hanno battuto questo record con un incasso superiore a 16 milioni di euro e un numero di presenze che oggi probabilmente supererà le 230mila. Inoltre noi - aggiunge - non utilizziamo un euro di fondi pubblici a differenza del Gp di Monza".
Attacco a Malagò
Presentando i dati dell'edizione record, Binaghi si è tolto un macigno dalla scarpa e ha sparso a zero contro il presidente del Coni, Giovanni Malagò. Illustrando un dato sulle prevendite - al 1 maggio 2022 sono schizzate del +23%, bel 12 punti in piu' rispetto al +11% del 20 aprile - Binaghi ha spiegato che si è trattato di quello che ha definito "effetto Malago'", perché il presidente del Coni "prima ha cercato di non far giocare il numero 1 del mondo, Novak Djokovic, poi non voleva che a giocare a Roma fossero i tennisti russi e bielorussi. Ha dichiarato - ha poi aggiunto Binaghi - che il tennis deve seguire le indicazioni del Cio come fanno tutte le federazioni internazionali, a parte quella di basket. Bene, non è vero, perché il Cio ha scritto che nel tennis, per questioni legali e per rapporti contrattuali che tornei come il nostro hanno, per ragioni organizzative, le cose andavano diversamente".
Inoltre, ha aggiunto il n.1 della Federtennis, "non è neanche vero che tutte le federazioni internazionali hanno escluso russi e bielorussi: non lo hanno fatto per esempio Uci nel ciclismo, Fia nell'automobilismo oltre a Fiba nel basket, per non parlare dei giocatori di calcio e di volley in serie A che sono autorizzati a giocare".
L'attacco a Malagò, senza precedenti per durezza, si conclude con una considerazione politica: "Perché Malagò ha dato una lettura distorte delle parole del Cio facendo pressioni sul Governo e rischiando di creare un danno enorme al torneo, con la possibile revoca della licenza, per cui addio agli Internazionali d'Italia? La verità è che siamo vittime della sua ossessione per Sport e Salute e siamo colpevoli di esprimere grande approvazione per la riforma dello sport del 2018 e per l'operato di Sport e Salute".
(articolo aggiornato alle ore 16)