AGI - Novak Djokovic non è in tabellone a Indian Wells, torneo in corso di svolgimento, e nemmeno a Miami: non ha infatti ottenuto la deroga che gli avrebbe permesso, da non vaccinato, di entrare negli Stati Uniti. Ma per gli strani scherzi della classifica Atp qualora l’attuale numero 1 al mondo Medvedev non riuscisse a conquistare, nel torneo dei pozzi indiani, almeno i quarti di finale, Nole tornerà in possesso della prima posizione planetaria.
Attualmente il divario fra i due giocatori è di soli 150 punti. Ma al russo “scadranno” (cioè gli saranno sottratti) la settimana seguente a Indian Wells, i 250 punti derivanti dal suo successo a Marsiglia nel 2021 che si disputò in quella data: se dunque Daniil non dovesse compensare quella perdita con dei punti freschi conquistati in California ecco che il 21 marzo avverrebbe il controsorpasso con il serbo che non ha punti in scadenza (l’anno scorso dopo la vittoria in Australia tornò solo a Montecarlo) tranquillamente (si fa per dire) accasato a Belgrado ad allenarsi nel circolo di famiglia.
Il meccanismo che regola l’aggiudicazione dei punti è più semplice di quanto appare. ATP gestisce due classifiche separate: una, quella complessiva, calcola i punti conquistati dai diversi giocatori nei tornei del Grande Slam e in quelli di livello 1000, 500, 250, Challenger e Futures.
La classifica non si stoppa mai: dunque se un giocatore, come nel caso di Medvedev, vince a Marsiglia nel 2021 e si aggiudica 250 punti, l’anno successivo alla stessa data quei punti andranno, per l’appunto in scadenza e l’unico modo che il giocatore ha per confermarli è rivincere quello o un torneo di livello pari o superiore. Nel caso di Medvedev dovrà conquistare punti a Indian Wells, visto lo sfalsamento del calendario rispetto all’anno scorso causa Covid: nel 2021 il torneo si giocò in ottobre e non nella data classica di metà marzo.
Altra cosa è la classifica denominata “Race”: si parte da zero a ogni inizio anno e sono i primi otto di questa graduatoria “annuale” a qualificarsi per le Atp Finals che dall’anno scorso e ancora per quattro anni si disputano a Torino.
Per quanto riguarda Djokovic è destino che il suo stesso apparire sia foriero di polemiche. Dopo quelle legate al tentativo di entrare in Australia senza essere vaccinato, all’intervista “riparatrice” concessa all’Equipe (prima dell’Australia rilasciò al quotidiano francese una prima intervista in presenza senza però comunicare di non essere vaccinato), Nole è stato l’unico top player ad esprimere pubblica solidarietà a Sergej Stakhovsky, l’ex giocatore ucraino che è tornato in patria per arruolarsi nell’esercito del suo paese.
Mossa con la quale secondo molti osservatori, il serbo ha puntato a recuperare parte del terreno perduto sul piano della popolarità con il suo comportamento australiano. Comportamento che gli è costato il main sponsor dato che Peugeot ha reso pubblica la decisione di non rinnovare il contratto. E pure la scelta di non autoescludersi comunque al torneo di Indian Wells, richiedendo una deroga ma pur sapendo che le rigide norma statunitensi gli avrebbero impedito di disputare il torneo, gli è costato qualche critica.