L ondra - La stella del tennis russa Maria Sharapova è stata squalificata per 2 anni per doping. L'annuncio è stato dato dalla Federazione del tennis internazionale (Itf). Sharapova era risultata positiva al Meldonium in occasione di un test svolto a gennaio scorso, in occasione degli Open di Australia. La squalifica, informa una nota, parte dal 26 gennaio scorso.La giocatrice russa ha già annunciato sulla sua pagina Facebook l'intenzione di fare appello contro la sentenza. Maria Sharapova, una delle campionesse più popolari e amate del mondo, è risultata positiva all'anti-doping per una sostanza vietata durante l'Australian Open giocato a Melbourne dal 18 al 31 gennaio (eliminata ai quarti di finale). A rendere nota la vicenda fu la stessa tennista nel corso di una conferenza stampa: "Ho fatto un enorme errore: si tratta di un farmaco contro il diabete che contiene Meldonium - disse - l'ho preso negli ultimi dieci anni su indicazione del mio medico".
L'esperto all'AGI, unici dati sperimentali del Meldonium sono sui ratti
La sostanza è comparsa nell'elenco di quelle proibite dall'ITF il 22 dicembre scorso. Nel suo stato sul social network, Sharapova sottolinea che la stessa sentenza del Tribunale sportivo riconosce che il suo doping non è stato intenzionale e ricorda che per questo è stata squalificata per soli 2 anni, contro i 4 richiesti dalla federazione internazionale. Per questo, afferma, "non posso accettare un'ingiustamente dura sospensione di due anni" e "farò immediatamente appello" al Tas, Tribunale arbitrale per lo sport.
Nel comunicato pubblicato sul sito dell'Itf si legge che un Tribunale Indipendente, applicando l'articolo 8.1 del 2016 Tennis Anti-Doping Programme ha riscontrato da parte di Sharapova una violazione delle regole Anti-Doping Rule (articolo 2.1) e di conseguenza l'ha squalificata per un periodo di due anni a partire dal 26 gennaio 2016. La Sharapova aveva fornito un campione di urina lo scorso 26 gennaio, dopo il suo match di quarti di finale agli Australian Open, a Melbourne. Il campione è stato analizzato dal laboratorio accreditato dalla Wada di Montreal, Canada, e i risultati hanno confermato la presenza dell'ormai famigerato meldonium, un modulatore metabolico incluso nella sezione S4 (Ormoni e Modulatori Metabolici) della Lista Proibita della Wada per il 2016, per questo proibito dal Programma Anti-Doping. Il 2 marzo è stata accusata di violazione delle regole anti-doping contenute nell'articolo 2.1 del Programma ("Sostanze Proibite presenti in campioni di un atleta").
La russa ha ammesso di aver commesso la violazione e ha immediatamente chiesto un'udienza davanti ad un Tribunale Internazionale, ex articolo 8 del Programma, per determinare le conseguenze della violazione stessa.Nel corso di un'audizione di due giorni (18-19 maggio) un Tribunale Indipendente ha raccolto prove e sentito entrambe le parti, stabilendo oggi che Sharapova sia interdetta dall'attività agonistica per un periodo di due anni; che, tenuto conto della sua immediata ammissione della violazione, il periodo di interdizione sia retrodatato, secondo l'articolo 10.10.3(b) del Programma, a decorrere dal 26 gennaio 2016 (data di raccolta del campione) e termini quindi alla mezzanotte del 25 gennaio 2018; che i risultati ottenuti da Maria Sharapova agli Australian Open 2016 non vengano conteggiati, in termini di punteggio valido per il ranking e di prize money. (AGI)