R io de Janeiro - Il ciclismo paralimpico regala all'Italia altre due medaglie a Rio de Janeiro. Entrambi ieri oro a cronometro, Alex Zanardi (H5) e Luca Mazzone (H2) si mettono al collo l'argento nelle rispettive prove in linea. Il 49enne bolognese si piazza alle spalle del sudafricano Ernst Van Dyk, Mazzone cede solo all'americano William Groulx. Per Zanardi si tratta della quinta medaglia paralimpica: due ori e un argento a Londra, un oro e un argento qui a Rio.
Ieri oro nell'handbike cronometro H5 per Zanardi, "dedicato a Tamberi"
"Non voglio cercare scuse, Ernst e' un grande atleta, un grande sprinter, mi era gia' capitato di prenderle da lui. Ci sta e non bisogna lamentarsi, questi sono Giochi Paralimpici e devi essere strafelice se vinci ma anche contento se perdi, specie se sei il primo dei perdenti". Alex Zanardi commenta cosi', ai microfoni di Rai Sport, l'argento conquistato nella prova in linea di handbike alle Paralimpiadi di Rio de Janeiro. "Tecnicamente era un percorso durissimo e la gara di ieri mi aveva svuotato - il riferimento alla vittoria nella cronometro - Sara' anche che la scorsa notte non ho dormito ma quando sono uscito dal Villaggio Paralimpico sapevo gia' di essere vuoto, sono arrivato qui che ero cotto ma nonostante tutto sono secondo, un grandissimo risultato". Per quanto riguarda la gara, "ho sempre cercato di proteggermi e anticipare ma non ci vuole solo la testa, servono anche le braccia e le ho pure avute. Mi sarebbe piaciuto fare il colpaccio, ci ho provato ma ho fatto il massimo e per questo sono felice". (AGI)