AGI - "Hai avuto una grande influenza sulla mia vita. RIP (riposa in pace, ndr) Bela Karolyi". Con questo messaggio su Instagram, Nadia Comaneci ha ricordato il suo scopritore e allenatore Bela Karolyi, scomparso all’età di 82 anni. Romeno appartenente alla minoranza ungherese, dal carattere molto forte e dai sistemi di allenamenti da 'sergente di ferro', Karolyi ha fatto diventare Comaneci la ginnasta più forte del mondo portandola, a soli 14 anni, a vincere tre medaglie d'oro alle Olimpiadi di Montreal 1976 (seguirono due a Mosca '80) dove il suo esercizio alle parallele asimmetriche venne valutato con 10.0, votazione mai data in precedenza in una gara di ginnastica artistica ai Giochi olimpici.
Karolyi, dal 1997 nella International Gymnastics Hall of Fame nel 1997, nel 1981 era fuggito dalla Romania negli Stati Uniti venendo inserito negli staff tecnici di cinque squadre olimpiche statunitensi. È stato allenatore anche di Mary Lou Retton facendola diventare la prima americana a vincere il titolo olimpico nell'all-around ai Giochi di Los Angeles del 1984. Assieme alla moglie Marta ha anche gestito un centro di allenamento in Texas che è diventato la base della squadra femminile statunitense dal 2001 al 2018, anno nel quale la federazione statunitense lo ha lasciato a seguito dell'aggressione sessuale del medico federale Larry Nassar.