AGI - Stavolta l’impresa a Francesco Bagnaia non riesce, così l’amico e rivale Jorge Martin gli toglie lo scettro e si laurea per la prima volta Campione del Mondo di MotoGp (secondo titolo in carriera dopo quello in Moto3 nel 2018). Lo fa nell’ultimo appuntamento della stagione a Barcellona, nonostante il weekend perfetto con l’undicesima vittoria dell’azzurro in sella alla Ducati Lenovo (eguagliato Valentino Rossi nel 2002 e 2005). Mai come questa volta però pesano tanto per Pecco gli otto ritiri stagionali tra Sprint e gare lunghe, mentre la maggior costanza di Martinator (solo tre ‘zeri’) ha fatto sicuramente la differenza.
Si tratta quindi del successo più amaro in carriera per il classe ’97 torinese, mentre per il madrileno di un anno più piccolo è il terzo posto più dolce, che lo consacra nuovo Re della classe regina delle due ruote.
La partenza di Bagnaia è perfetta e gli permette di mantenere la leadership, seguito dal rivale Martin che guadagna due posizioni al via. Subito dietro Marc Marquez che supera il connazionale a inizio secondo giro, poi un super Bastianini che come ieri fa subito un grande balzo in avanti. Il compagno di squadra di Pecco però non sembra riuscire a tenere il ritmo e, anche a causa di un lungo nell’ottavo giro, scivola nuovamente in ottava piazza. Marquez è l’unico che sembra poter mettere costante pressione a Bagnaia, Martin invece gestisce senza strafare la terza posizione facendosi proteggere le spalle anche dal suo amico fraterno Espargaro, ingaggiato in un duello con Alex Marquez.
Nella parte finale di gara non succede praticamente più nulla: Bagnaia resta saldamente in testa con Marquez che non riesce ad attaccarlo, Martin invece si tiene stretto il terzo posto e difende i 10 punti di vantaggio su Pecco che gli permettono di prendersi il titolo.
Bagnaia, "Martin si merita questa gioia, io ho fatto degli errori"
"Non voglio togliere la scena a Jorge. Si merita il traguardo che ha raggiunto e questa è la sua giornata. Voglio solo ringraziare il mio team per il lavoro fantastico che ha fatto". Lo ha dichiarato Francesco Bagnaia (Ducati Lenovo), dopo il successo nel Gran Premio di Barcellona, sul circuito del Montmelò, che non è bastato per il mondiale andato all'amico rivale Jorge Martin. "Sapevamo già in partenza che sarebbe stata dura oggi vincere il mondiale, ma abbiamo fatto il massimo", ha aggiunto il pilota italiano ai microfoni di Sky Sport, "Jorge ha fatto meno zeri di me ed è stato più bravo. Ci riproveremo comunque il prossimo anno. Mi immedesimo spesso nelle situazioni che vivo. Oggi era sbagliato togliere la scena a Martin. La mia vittoria di oggi è sì importante ma è Jorge ad aver fatto la vera differenza. Non c'era motivo di stare in mezzo alla scena. Lui è un gran pilota e si merita il mondiale".
Il pilota di Chivasso ha poi analizzato la stagione: "Le mie vittorie mi rendono comunque consapevole di essere in grado di vincere. Gli zeri ci sono e ci saranno sempre. Il prossimo anno dovrò fare più attenzione in certi momenti o stare lontano da certi piloti. Non c'è niente di disonorevole a perdere se fatto nel modo giusto. Da ogni cosa si può imparare. So che la sconfitta è dovuta a errori nostri". Infine, parlando dei rimpianti della sua stagione, Bagnaia ha affermato: "Ci ho messo più gare per sistemare forcelle e forcellone che erano aspetti che andavano bene altri piloti, ma non a me. Il mio rimpianto più grande è stato questo. Dovevo impormi di più su alcuni aspetti di setting della moto. L'errore di Silverstone è stato il più pesante. Sono, pero', stato anche centrato per tre volte da altri piloti".
Martin, "sensazione fantastica, negli ultimi giri piangevo"
"E' una sensazione fantastica e sono totalmente sotto shock. Dedico questa vittoria alla mia famiglia e a tutti coloro che mi hanno supportato: questo trionfo è anche per la città di Valencia. Negli ultimi giri mi veniva quasi da piangere". Queste le parole di Jorge Martin (Ducati Prima Pramac), nuovo campione del mondo della MotoGP, al termine del Gran Premio di Barcellona, sul circuito del Montmelò. "Ho realizzato il sogno della mia vita", ha detto il 26enne madrileno a Sky Sport, "voglio ringraziare tutta la mia squadra e anche la Ducati per avermi permesso di lottare con Bagnaia. Grazie Ducati per avermi dato una moto, in grado di vincere un mondiale". "Ho cercato di non guardare i giri che mancavano alla fine", ha spiegato, "c'è stato un momento, però, a otto giri dal termine, in cui ho iniziato a pensare molto. Mi sono tornati in mente i miei genitori e la mia ragazza. Grazie al lavoro mentale che ho fatto, mi sono subito ricomposto e sono rimasto concentrato. Nel finale mi sarebbe piaciuto far passare Espargaro per fargli fare l'ultimo podio della carriera. Il messaggio che posso dare è vivere sempre il presente e imparare dal passato. Volevo vincere per la mia gente e per la squadra. Non ho avuto una carriera facile, ma alla fine ci sono riuscito. Ho un po' di mesi per pensare se mettere il numero uno sulla carena. La scelta, pero' mi sembra facile".