AGI - Prima storica medaglia a un'Olimpiade per la squadra dei rifugiati: ad assicursela è stata la pugile Cindy Ngamba accedendo alla semifinale del torneo olimpico femminile sotto i 75 kg che garantisce almeno il bronzo. La 25enne originaria del Camerun ma residente in Gran Bretagna da quando aveva 10 anni, ha abbracciato gli allenatori del Gb Team dopo aver battuto la francese Davina Michel con verdetto unanime al termine delle otto riprese. Poi ha sventolato la bandiera della squadra dei rifugiati, di cui è stata anche la portabandiera.
In semifinale, giovedì prossimo, affronterà la vincente tra Atheyna Bylon di Panama e la polacca Elzbieta Wojcik. Cindy Ngamba, che non può rientrare nel suo Paese perchè a 18 anni si è dichiarata omosessuale, negli ultimi due anni si è allenata con la squadra di boxe inglese a Sheffield. Non ha fatto in tempo a ottenere il passaporto britannico ma nel 2028 a Los Angeles potrebbe gareggiare con il Team Gb.
La squadra olimpica dei rifugiati esordì ai Giochi di Rio del 2016 e finora aveva ottenuto al massimo due quinti posti a Tokyo con Hamoon Derafshipour nel karate e Kimia Alizadeh nel taekwondo. A Parigi è presente con 37 atleti, ospitati da 15 Comitati Olimpici Nazionali: Austria, Canada, Francia, Germania, Israele, Italia, Giordania, Kenya, Messico, Paesi Bassi, Spagna, Svezia, Svizzera, Regno Unito e Stati Uniti.