AGI - Marcell Jacobs esce sconfitto ma a testa alta dalla finale dei 100 metri alle Olimpiadi di Parigi . L'azzurro, uscito molto bene dai blocchi di partenza (secondo tempo di reazione), ha concluso quinto in 9"85, secondo tempo ex aequo della sua carriera dopo il fenomenale 9"80 della finale olimpica di tre anni fa. Il crono ottenuto sulla pista dello Stade de France e' lo stesso della semifinale di Tokyo 2021. Nulla da obiettare sulla prestazione di Marcell che ha gareggiato in finale con una gamba fasciata, forse per un probabile risentimento muscolare. Una finale olimpica velocissima con tutti gli otto finalisti ampiamente sotto i 10 secondi.
Ha vinto Noah Lyles che con 9"79.784 ha riportato gli Stati Uniti all'oro olimpico - l'ultimo era stato Justin Gatlin nel 2004 ad Atene - nella gara simbolo delle Olimpiadi. Dopo un'edizione di assenza ritorna sul podio anche la Giamaica: chiusa l'era di Usain Bolt ecco il nome nuovo Kishane Thompson rimasto a cinque millesimi da Lyles. Bronzo ad un altro statunitense, Fred Kerley in 9"81 (era stato argento tre anni fa in Giappone). In una finale con un solo europeo, Jacobs appunto, quarto il sudafricano Akani Simbine con il nuovo record nazionale di 9"82. L'ottavo, il giamaicano Oblique Seville ha chiuso in 9"91.
"Credevo nella medaglia, ma non ho rimpianti perché ho dato tutto": questo il commento a caldo alla Rai di Marcell Jacobs. "Gli altri andavano fortissimo", ha aggiunto, "mi dispiace perché volevo festeggiare con tutti gli italiani un altro oro, ma la carriera di Jacobs non finisce qui". Poi ha rassicurato sulla fasciatura alla coscia dopo la gara: "Niente di grave, solo un crampo. Domani sono di nuovo in pista", ha assicurato alludendo alla 4x100.