AGI - "Sto bene e mi sono preso il tempo necessario per tornare al massimo. Mi concentro come mai prima per tornare e far divertire chi mi segue". Matteo Berrettini, in conferenza stampa su zoom da Montecarlo dove sta effettuando una preparazione intensiva, ha annunciato oggi il suo rientro in campo. "Sono stati mesi complicati, purtroppo non sono mai riuscito veramente a giocare. Non riuscivo a spiegarmelo: mi impegnavo ma non arrivavo mai a sentire la competizione. Ora però mi sento bene mentalmente e fisicamente e sento di aver superato quel momento. Non vedo l'ora di tornare a giocare tornei. Sento una bella energia".
Archiviata la storia con Melissa Satta ("abbiamo avuto un bellissimo rapporto ma non stiamo più insieme"), il tennista romano ha spiegato che il 2024 "non sarà l'anno in cui rincorrerò un titolo del Grande Slam. Se poi arrivasse firmerei col sangue. L'approccio sarà diverso e spero di arrivare il più lontano possibile a Wimbledon perchè ci tengo".
"Ci sono diversi sportivi che mi vogliono bene e hanno avuto infortuni che mi sono stati vicini in questo periodo - ha detto rispondendo alla domanda su chi lo ha supportato in questi mesi difficili, oltre a Jannik Sinner e agli amici/colleghi del tennis -. Uno è Paolo Maldini. Con lui ho parlato delle differenze tra sport di squadra e individuali. Mi ha fatto capire che la carriera è lunga e che ho ancora tanto da dare. Mi è stato vicino anche Alessio Sakara che è stato un campione di arti marziali miste MMA, lui ha subito tanti infortuni e la sua mentalità è che attraverso le difficoltà esce il carattere. Mi diceva di non mollare perchè tutto fa parte di un percorso. Anche lui mi ha detto che la carriera è lunga. Sentire esperienze provenienti da sport diversi è stato molto utile".
Inevitabile una domanda su Sinner, fresco vincitore del primo Slam della carriera e del torneo di Rotterdam, oltre che punta di diamante della Nazionale che ha vinto la Coppa Davis dopo un'attesa di 47 anni. "Provo grandissima stima per Jannik - ha rivelato Berrettini -. La prima volta che ci ho giocato a Montecarlo ho capito che era speciale. Ci scriviamo spesso e siamo uniti dal punto di vista sportivo. Stare vicino a lui anche in Coppa Davis mi ha fatto bene e mi ha dato effetto molla. Sto cercando di prendere qualcosa anche da lui, dal suo approccio, dalle sue routine. Un italiano che gioca e si allena con me e sta lassù in alto fa bene". "Lui ha detto che vorrebbe avere il mio servizio? Non sapevo che avesse detto queste parole, ma direi che sta servendo molto bene. Cosa gli ruberei? La risposta. Credo che ha tantissime qualità ma a Malaga dal vivo era una cosa impressionante. Secondo me sarà uno dei favoriti obbligati anche a Wimbledon - ha aggiunto l'atleta romano - anche perchè lo scorso anno è arrivato in semifinale. E' un torneo dove anche io spero di fare bene perchè ci tengo molto e vorrei andare avanti il più possibile", ha concluso Berrettini.