AGI - La favola newyorkese di Matteo Arnaldi finisce qui. Lo scoglio Carlos Alcaraz è troppo alto per il 22enne sanremese, che saluta gli Us Open agli ottavi dopo una splendida avventura.
Mai così avanti in uno Slam, dopo aver eliminato a sorpresa Norrie l'azzurrino non riesce a trovare le contromisure per fermare il giovane fuoriclasse spagnolo, numero 1 del mondo a tempo (da lunedì tornerà Djokovic in vetta al ranking) e campione un anno fa a Flushing Meadows: 6-3 6-3 6-4 dopo poco meno di due ore di gioco il finale che condanna Arnaldi.
Ma il 2001 ligure ha di che consolarsi in una stagione che continua a riservargli grandi soddisfazioni: dopo l'ingresso in top100, la prima vittoria in un Masters 1000, il primo successo contro un top5 (su Ruud a Madrid) e le prime gioie nel tabellone principale di un Major, nella prossima classifica Atp troverà spazio fra i primi 50 al mondo.
Alcaraz, invece, fra qualche ora conoscerà il suo rivale: appuntamento nella notte italiana fra Jannik Sinner e Alexander Zverev, con l'altoatesino che sogna la rivincita con lo spagnolo dopo l'incredibile quarto di finale, sempre a New York, di un anno fa.
Occhio però a Zverev, che sta ritrovando lo smalto dei giorni migliori e ha perso solo una volta su quattro (Roland Garros 2020) contro Sinner. Intanto prosegue la marcia di Novak Djokovic, che stavolta ha solo bisogno di tre set per battere il qualificato croato Borna Gojo e se la vedrà nei quarti col padrone di casa Taylor Fritz.