AGI - Doppio argento vivo per l'Italia del nuoto. A laurearsi vicecampioni del mondo sono stati Simona Quadarella e Thomas Ceccon rispettivamente nella gara più lunga del nuoto tra le corsie, i 1500 stile libero, e nei 100 dorso, specialità che dodici mesi fa lo aveva visto salire sul tetto del mondo.
Amara l'eliminazione ai rigori del Settebello: l'Italia della pallanuoto maschile è uscita ai quarti di finale battuta dalla Serbia e ora si giocherà una posizione tra la quinta e l'ottava ma soprattutto rischia la partecipazione ai Giochi olimpici di Parigi. Mercoledì c'è da tifare per il Setterosa opposto in semifinale all'Olanda.
Se l'argento di Quadarella è stato una sorta di liberazione dopo qualche vicissitudine negativa ma comunque conquistato alle spalle della più grande di questo periodo storico, la statunitense Katie Ledecky alla quindicesima medaglia d'oro mondiale individuale, la ventesima se si aggiungono le staffette, quello di Ceccon lascia un po' di amaro in bocca.
Thomas da Thiene nel Vicentino voleva confermarsi 'campione del mondo' ma alla fine ha dovuto cedere lo scettro per appena cinque centesimi all'Us Boys, Ryan Murphy che della specialità è bronzo a cinque cerchi. Per Ceccon, dopo l'oro di ieri nei 50 farfalla, è un eccellente risultato anche se da recriminare c'è quella prima vasca un po' meno pimpante del solito. Nella vasca di ritorno l'azzurro ha provato a entrare in modalità 'a forza tutta' ma ha dovuto 'accontentarsi' di un ottimo argento.
Quadarella, 24 anni di Roma, è stata protagonista di una superlativa gara sotto l'aspetto tattico che l'ha portata a toccare in 15'43"31, secondo crono personale di sempre a meno di tre secondi da quel 15'40"89 stampato quattro anni fa a Gwangju quando andò a prendersi l'oro mondiale approfittando dell'assenza dell'ultim'ora della Ledecky fermata da un virus intestinale.
Tra le corsie della 'Marine Messe' di Fukuoka, la nuotatrice di Washington ha fatto gara solitaria terminandola in 15'26"27 per il quinto oro iridato sulla distanza. L'azzurra è stata brava a respingere il forte rientro della giovane cinese Bingjie Li, bronzo in 15'45"71, che a sua volta ha preceduto la russa, francese dal giugno scorso, Anastasia Kirpichnikova (15'48"53).
Quadarella: "Ci tenevo tanto"
"Bella questa medaglia, ci tenevo tanto anche perché è il mio primo argento in un 1500 a livello mondiale - ha detto Quadarella, atleta del Circolo Canottieri Aniene ed allenata da Christian Minotti -. La dedica? Alla mia famiglia. Mio padre è qui, mia mamma non è potuta venire ma mi fa sempre sentire la sua presenza. Senza di loro nulla sarebbe stato possibile".
Poi parlando della gara, Simona ha aggiunto, "i 1500 sono il mio primo amore cominciato a Budapest 2017 con il bronzo, poi negli anni sono sempre cresciuta" e affermato, "la costanza mi ha sempre caratterizzato e questo podio è importantissimo, non ho vissuto benissimo i minuti precedenti alla gara ma appena entrata in acqua l'ansia è svanita". Prossimo appuntamento per Quadarella saranno gli 800 stile libero fra tre giorni.
Ceccon: "So di aver commesso degli errori"
Tra partenza non eccellente e una rimonta, Ceccon è andato a prendersi un argento che a metà gara era tutt'altro che certo. Infatti, l'azzurro ai 50 metri ha toccato per terzo. Al tocco primo è Murphy in 52"22, Thomas è secondo a cinque centesimi (il suo primato italiano resta di 51"60 stabilito lo scorso anno nella gara dell'oro a Budapest) con l'altro americano Hunter Armstrong, bronzo in 52"58.
"Ho nuotato peggio rispetto a ieri, sono contento per la medaglia che è comunque un argento mondiale ma so di aver commesso degli errori - ha detto il 22enne portacolori delle Fiamme Oro -. In acqua mi sentivo bene, sapevo che difendevo il titolo ma non ho sofferto particolarmente la pressione". Parlando poi della corsia, il vicentino ha detto, "forse non sono abituato a gareggiare in posizione centrale vicino ad avversari che vogliono battermi, dalla laterale vado meglio".
L'argento per Ceccon significa anche dare uno scossone alle statistiche del nuoto italiano. Infatti, Thomas con 6 podi iridati in vasca lunga, ha scavalcato a quota 5 Massimiliano Rosolino. Davanti c'è con 8 successi Gregorio Paltrinieri, più lontana a 11, Federica Pellegrini.
Per la prima volta nella storia del nuoto azzurro, Ceccon è salito tre volte sul podio in due edizioni dei Campionati mondiali in vasca lunga. È finale (mercoledì alle ore 14,01 italiane) dei 50 rana per Nicolò Martinenghi. Il 23enne di Varese con 26"74, crono con il quale ha vinto la prima semifinale, è secondo del turno dopo il 26"20, primato asiatico, del cinese Qin Haiyang.
Il rammarico del Settebello
Per quanto concernela pallanuoto, c'è tanta amarezza per gli azzurri che, dopo essere stati a lungo in vantaggio ma senza mai piazzare quell'allungo che avrebbe dato più' sicurezze, si sono arresi ai rigori. Dai 4 metri ha vinto la Serbia (15-14 il finale) anche causa gli errori di Di Somma e Damonte. L'eliminazione ai quarti di finale rende complicata anche la qualificazione per le Olimpiadi di Parigi del prossimo anno.
Per l'Europa tre i restanti pass possibili: uno agli Europei di Netanya in Israele dal 3 al 16 gennaio e altri due ai Mondiali di Doha (Qatar) il mese successivo. Le semifinali del torneo di pallanuoto maschile saranno Grecia-Serbia e Spagna-Ungheria mentre il Settebello tornerà in vasca giovedì contro Montenegro. In caso di vittoria si giocherà il quinto posto contro la vincente di Stati Uniti-Francia. Mercoledì (ore 10 italiane) toccherà al Setterosa che è in semifinale: le azzurre contro l'Olanda si giocheranno la finale mondiale e il pass olimpico. Sognare è più che lecito.