AGI - Chi andrà in finale di Champions tra Milan o Inter? "Sono due ottime squadre. Le sto seguendo e devo dire che anche nei momenti più difficili poi trovano la chiave giusta per riprendere in mano il pallino del gioco": Dida, l'ex portiere brasiliano del Milan con cui ha inanellato 205 presenze tra il 2002 e il 2010, legge così per l'AGI il doppio derby meneghino della semifinale di Champions. "Contro il Napoli campione d'Italia, il Milan è riuscito a vincere non solo sul piano del risultato, ma anche su quello del gioco tre partite su quattro tra campionato e Champions League e questo mi fa ben sperare", ha detto Nelson de Jesus Silva che al Milan ha anche fatto l'allenatore dei portieri.
Il ricordo di Dida per i derby della Madonnina è legato indissolubilmente al quarto di Champions del 12 aprile 2005 in cui fu colpito da un petardo lanciato dalla curva interista. Insieme a Maignan, il brasiliano è considerato fra i migliori portieri della storia rossonera: "Io conosco bene Mike, so quanto cura i dettagli, so quanto lavora su se stesso per essere il primo aiuto alla squadra", ha spiegato 'Baghera', soprannome che rende omaggio alla pantera del Libro della giungla. "È un campione e le sue prestazioni parlano da sole. Detto questo, in tema derby, anche Onana ha fatto vedere grandi qualità, forse in pochi credevano potesse essere un portiere di questo livello. Mike è, però, oggi ancora un passo avanti rispetto a Onana e sono contento difenda i pali del Milan".
Qual è l’attacco più pericoloso tra i due? "Sono diversi", l'analisi di Dida, "entrambi possono nascondere insidie, anche se conosciamo i protagonisti. Esperienza e dinamismo rappresentano caratteristiche importanti per gli attacchi sia di Milan che di Inter. Leao fuori? Per l'ex portiere "il Milan avrà comunque diversi interpreti, sia tra gli attaccanti che negli altri ruoli, capaci di colpire al cuore della difesa avversaria".
E in difesa? "Oggi vedo una difesa del Milan solida e unita, che sa costruire e soffrire quando è necessario".
Cosa farebbe più male alle milanesi, lasciare la finale ai 'cugini' o non riuscire a entrare tra i primi 4 posti in Serie A? "Non saprei scegliere", ha ammesso Dida, "un derby è sempre una partita speciale, soprattutto quando si gioca su un palcoscenico europeo. Non arrivare nelle prime quattro farebbe male perché significherebbe non disputare una competizione che rappresenta la casa di queste due squadre, in particolare del Milan perché i rossoneri hanno dimostrato di essere da Champions in questo percorso davvero emozionante".
Tra Manchester City e Real Madrid chi passa? "Il Manchester ha Haaland, ma il Real può contare su grandi campioni e su un allenatore che conosce il sapore della vittoria nelle finali".