AGI -"Quando festeggiavo un anno di vita, nell'ottobre del 1968, Dick Fosbury stava rivoluzionando il mondo dell'atletica e del salto in alto con il suo nuovo stile che portava il suo cognome. Grazie a lui ho saltato in alto anch'io". Lo ha detto all'AGI il cubano Javier Sotomayor, primatista mondiale del salto in alto con 2,45 metri dal 1993, ricordando Dick Fosbury scomparso oggi all'eta' di 76 anni a seguito di una riacutizzazione di un linfoma.
"Ho appena saputo della triste notizia che ha sconvolto il mondo dello sport e ancor più dei saltatori in alto - ha aggiunto Sotomayor - Dio lo abbia in gloria".
Dick Fosbury il 20 ottobre del 1968 vinse l'oro olimpico con la misura di 2,24 metri a Città del mondo. La nuova tecnica, il salto dorsale e non ventrale come tutti gli altri saltatori, prese poi il nome di 'Fosbury flop'.
Quella del saltatore americano è stata una carriera molto breve. Infatti, si ritirò nel 1969 e non difese l'oro olimpico a Monaco di Baviera nel 1972. Successivamente si dedico' agli studi di ingegneria ed è rimasto stupito dal fatto che la sua tecnica si sia successivamente affermata in tutto il mondo. "Non sapevo che gli altri potessero farlo e non avrei mai pensato che avrei rivoluzionato il mio sport", aveva detto successivamente Fosbury. Tra il 1963 ed il 1971 il primato del mondo con 2,28 apparteneva al sovietico Valerij Brumel.