AGI - Nuova puntata del braccio di ferro tra Arianna Fontana, l’azzurra più medagliata ai Giochi olimpici, e la Federazione Italiana Sport Ghiaccio. In uno sfogo sui social, Fontana lascia aperte diverse soluzioni, tra esse anche la possibilità di gareggiare alle Olimpiadi di Milano Cortina 2026 per un’altra Nazione. Essendo sposata con il suo allenatore Anthony Lobello, americano, Fontana ha il doppio passaporto. In questa stagione la ‘Freccia bionda’ di Berbenno non sta gareggiando e da qualche anno non fa più parte del Gruppo Sportivo Fiamme Gialle e optando per la società IceLab di Bergamo.
“Non è cambiato nulla rispetto a qualche mese fa, non ci sono state comunicazioni costruttive per la mia partecipazione a Milano-Cortina - ha affermato Fontana -. Non tollererò più certe decisioni, non c'è più fiducia nello staff federale. Ho davanti a me tante carte sul tavolo, anche quelle più impensabili".
Negli ultimi mesi l’azzurra dello short track ha vissuto negli Stati Uniti, in particolare a Salt Lake City. "Lascio Salt Lake City dopo aver rimesso i pattini ed esplorato nuove opzioni. Ho deciso di aggregarmi al viaggio che Anthony aveva già in programma qui per vedere cosa hanno da offrire gli Stati Uniti e SLC (Salt Lake City, ndr) nel caso dovessi continuare il mio viaggio olimpico - ha aggiunto la campionessa italiana che partecipa alle Olimpiadi da Torino 2006 -. Vorrei ringraziare gli allenatori e i gruppi d’allenamento con cui ho pattinato mentre ero qui. Grazie per aver accolto me e il mio allenatore a braccia aperte. È passato un po' di tempo dall'ultima volta che vi ho aggiornato sui problemi che ho dovuto e devo affrontare".
"Purtroppo - ha ribadito Fontana - non ci sono state comunicazioni costruttive sulla mia partecipazione ai Giochi Olimpici del ‘26 da parte della Fisg (Federghiaccio, ndr) dopo che, dall’aprile scorso, ci sono state ammissioni, da parte del presidente della Fisg, di errori commessi e fatto promesse che non sono mai state mantenute. Lo staff rimane, in parte, quello che ha permesso ad atleti di prendermi di mira durante gli allenamenti e questo non è accettabile - ha concluso Fontana -. La strada davanti a me non è facile, ma so che non tollererò più che il personale tecnico e federale prenda decisioni per isolarmi senza assumersi la responsabilità di queste decisioni”.
La Fisg: "Stupore per gravi esternazioni"
Pronta la replica della Federazione Italiana Sport del Ghiaccio che "esprime stupore e rammarico per le gravi esternazioni espresse da Arianna Fontana sui propri profili social". "Dichiarazioni riportate, una volta di più, senza che ne fosse dato avviso e il cui contenuto per nulla giova alla ricerca di una soluzione comune e condivisa per il prossimo futuro in avvicinamento ai Giochi Olimpici Invernali di Milano Cortina 2026".
"Ben consapevole di quanto Arianna Fontana rappresenti un patrimonio dello sport italiano, negli ultimi mesi, senza necessità di annunci o proclami mediatici, la Fisg ha lavorato a fondo con il Coni per garantire che l'atleta fosse messa nelle migliori condizioni possibili per competere ancora ai massimi livelli", si sottolinea nella nota della Federazione.
"Preso atto della volontà di Fontana di non aggregarsi alla Nazionale italiana seguendo il lavoro impostato e programmato dallo staff tecnico federale, la Fisg", prosegue il comunicato, "si è nuovamente resa disponibile a prendersi carico dei costi di allenamento e preparazione dell'atleta, insieme allo staff da lei scelto, nel luogo che più avrebbe ritenuto adatto e consono alle proprie esigenze. Tutto ciò a condizione che Fontana prendesse parte alle competizioni internazionali con la Nazionale italiana, accompagnata a bordo ghiaccio dal proprio tecnico durante le gare individuali e dal tecnico federale nelle gare a squadra".
"Non senza sforzi e d'intesa con il Coni, la Fisg ha così comunicato ad Icelab, società di appartenenza dell'atleta, l'impegno a garantire la somma di 200mila euro a stagione a copertura di tutte le spese di preparazione e allenamento di Fontana. Una proposta che la Fisg ritiene importante e che ha avanzato per dimostrare nuovamente la volontà di sostenere e supportare una propria campionessa. Una cifra, tuttavia, purtroppo neanche lontanamente vicina alla somma irraggiungibile richiesta da Fontana per il quadriennio in corso".
"Quanto al nuovo riferimento nel testo alla vicenda già denunciata ai Giochi di Pechino con oggetto le accuse di Fontana ai suoi compagni di squadra", prosegue la nota, "si vuole sottolineare la recente archiviazione da parte della Procura Federale e della Procura Generale del Coni. Un episodio sul quale la Fisg si era immediatamente adoperata chiedendo agli organi di giustizia competenti di indagare, come da prassi, in modo autonomo e indipendente. Quel che è certo è che d'ora in avanti la Fisg non tollererà ulteriori accuse, avvertimenti o intimidazioni da parte di Fontana.
L'interesse federale, come già espresso dal Presidente Gios a Pechino in occasione dei Giochi Olimpici Invernali, è la tutela e la salvaguardia del lavoro di un'intera Nazionale e di un intero movimento, che verranno sempre prima degli interessi di un singolo atleta, per quanto vincente. Le medaglie sono e restano importanti, ma non lo saranno mai più del rispetto, dell'educazione, della professionalità e della correttezza".
Abodi: "Farò il possibile per scongiurare la prospettiva americana"
Sul caso è intervenuto anche il ministro per lo Sport e i giovani: "Farò il possibile, nel rispetto dei ruoli e delle persone e in sintonia con la Federazione italiana sport ghiaccio affinché non si consolidi questa ipotetica prospettiva americana di Arianna Fontana con la quale avevo già un appuntamento purtroppo rimandato a causa di mio un cambio di agenda, non si consolidi”, ha dichiarato Andrea Abodi.