AGI - Con una delibera d'urgenza del presidente della Federazione Ginnastica d'Italia, Gherardo Tecchi, l'Accademia internazionale di ginnastica ritmica di Desio è stata commissariata.
È la risposta ai racconti di abusi e vessazioni psicologiche fatti da alcune ex atlete della nazionale italiana. Sul caso indaga anche la procura di Brescia per verificare eventuali rilievi penali nei maltrattamenti come gli ossessivi controlli sul peso.
Il commissario sarà il vicepresidente vicario della Federginnastica, Valter Peroni. In base alla delibera, Tecchi ha disposto che presso la struttura inaugurata nel 2018, una volta alla settimana, venga svolta una verifica da parte di un ufficiale di servizio che ascolti le ginnaste per eventuali episodi 'anomali'. Sono stati stanziati anche 120 mila euro per il progetto di salvaguardia degli atleti.
La decisione di Tecchi è arrivata l'indomani dell'incontro con il ministro dello Sport e dei Giovani, Andrea Abodi, e il presidente del Coni, Giovanni Malagò.
Il caso è scoppiato dopo che alcune ex farfalle avevano riferito di violenze verbali subite quando erano in squadre da parte dell'entourage della nazionale italiana di ginnastica ritmica.
La prima denuncia è stata di Nina Corradini a cui si sono aggiunte Anna Basta e Giulia Galtarossa ("mi chiamavano maialino", ha detto quest'ultima). Sul tavolo del sostituto procuratore di Brescia, Alessio Bernardi, c'è anche un esposto presentato dalla mamma di due giovani ginnaste in cui non comapiono nomi di allenatori o dirigenti.
La Procura bresciana ha aperto un fascicolo con l'ipotesi di maltrattamenti a carico al momento di ignoti per i presunti abusi e vessazioni psicologiche denunciati dalla madre.
Anna Basta ha rivelato di essere persino arrivata a pensare al suicidio e, anche per questo motivo, di avere deciso con l'amica Nina di "non stare più zitte".
La Federginnastica aveva chiesto alla procura federale di fare luce: "Le medaglie sono un motivo di orgoglio ma l'atleta e' al primo posto".