AGI - Attributi, cuore, orgoglio e carattere: l’Italbasket compie un’autentica impresa contro la Serbia e strappa contro pronostico il pass per i quarti di finale dell’Europeo. A Berlino finisce 94-86 per gli Azzurri, trascinati da un sontuoso Spissu (22 punti con 6/9 da tre) e dai soliti Melli (21 punti) e Fontecchio (19 punti).
Dall’altra parte invece non basta l’mvp della Nba Nikola Jokic, protagonista con 32 punti e 13 rimbalzi.
Ora la squadra di Pozzecco, espulso nel terzo quarto, se la vedrà con la Francia. Gli azzurri iniziano con carattere e provano subito a mettere il naso avanti, ma con un parziale di 12-0 e un gioco da 4 punti di Kalinic i serbi trovano la doppia cifra di vantaggio. L’Italia assorbe il colpo e con la grinta di Pajola e Datome, cui si aggiunge un layup di Mannion, riesce a limitare i danni e chiudere il primo quarto a -8.
Nel secondo quarto però la squadra di Pozzecco va di nuovo in difficoltà, Jokic sale in cattedra e con un paio di rimbalzi sontuosi in attacco firma il nuovo parziale serbo che vale il +14. Melli piazza due bombe pesanti che ridanno coraggio agli Azzurri, Fontecchio prova ad iscriversi al match con un bel gioco da 3 punti e nell’azione successiva infila una tripla che ricuce lo strappo con la Serbia fino al -6, con cui di fatto si arriva all’intervallo. Al rientro dagli spogliatoi l’Italia continua a lottare con il cuore, deve far fronte anche all’espulsione di coach Pozzecco, ma con tre triple di fila di Spissu ribalta addirittura la gara portandosi a +3.
Jokic prova a suonare la carica serba e prima dell’ultimo quarto firma i liberi che valgono due lunghezze di vantaggio per i balcanici, ma ad inizio quarto periodo Melli e compagni si dimostrano molto più lucidi e con un super parziale da 16-2, firmato dalle triple di un magico Spissu e di un audace Polonara, trovano un clamoroso vantaggio sul +12 a 5’ dalla fine.
La Serbia prova a reagire di nervi più che di qualità, l’Italia però è solidissima anche in difesa e non concede canestri facili, rendendo la rimonta avversaria una montagna da scalare. In più gli Azzurri riescono a segnare, in particolare dalla lunetta, per difendere il vantaggio e sigillare un successo pesantissimo.