AGI - L'Inter Primavera si laurea campione d'Italia per la decima volta nella propria storia, battendo ai supplementari la Roma 2-1 nella finalissima di Reggio Emilia.
Al Mapei Stadium decide la rete di Iliev nel primo extra-time, dopo il botta e risposta tra Vicario e Casadei nei 90' regolamentari.
I nerazzurri di Christian Chivu tornano a cucirsi sul petto il tricolore a distanza di 5 anni dall'ultima volta, prendendosi così il primato assoluto di trionfi staccando il Torino (9) e lasciando i giallorossi di Alberto De Rossi a quota 8.
Il match è molto equilibrato, bloccato e privo di particolari occasioni da gol: nel primo tempo la prima potenziale chance ce l'ha l'Inter al 15' con una punizione da posizione invitante, calciata alta da Casadei.
Al 22' rispondono i capitolini con un colpo di testa sporco di Vicario, che spreca una buona opportunita' sul corner di Volpato. Nella ripresa, al 70', la situazione si ripete ma stavolta il difensore spagnolo non sbaglia, mettendo dentro in elevazione sempre sul corner del 10 giallorosso.
I nerazzurri però non mollano e all'81' pareggiano i conti con Casadei, bravissimo ad inserirsi sul cross di Carboni ed indirizzare di testa all'angolino dove Mastrantonio non puo' arrivare.
Nei supplementari parte meglio l'Inter e al 97' trova il vantaggio grazie al neo entrato Iliev, che semina il panico in area romanista e con il destro fulmina il portiere, proprio qualche istante dopo aver colpito un palo.
La Roma sembra inizialmente accusare il colpo, ma prova a raccogliere tutte le forze residue per portare gli ultimi disperati assalti alla porta nerazzurra.
Rovida è provvidenziale un paio di volte su Cassano, l'occasione più grande però capita al 118' sul mancino di Vicario, che da due passi colpisce una clamorosa traversa che spegne le ultime speranze giallorosse.