AGI - Federica Brignone è la nuova vicecampionessa olimpica di slalom gigante. L'azzurra ha conquistato la medaglia d'argento nella prima gara femminile del programma di sci alpino dei Giochi olimpici di Pechino 2022. Brignone si è classificata seconda, staccata di 28 centesimi, alle spalle della svedese Sara Hector. Bronzo per la svizzera Lara Gut-Behrami a 72 centesimi.
Per Federica si tratta della seconda medaglia olimpica dopo quella, sempre in slalom gigante, di PyeongChang 2018. Quella della Brignone è la 33esima medaglia olimpica dell'Italia nello sci alpino (14 ori, 10 argenti e 9 bronzi).
Grande soddisfazione per Federica Brignone che, dopo aver fatto segnare il miglior tempo al termine delle due manche, ha atteso con la schiena rivolta alla pista in segno di scaramanzia l'arrivo delle due avversarie, l'austriaca Katharina Truppe, seconda a metà gara e poi quarta a soli otto centesimi dalla medaglia, e Sara Hector che poi si è laureata campionessa olimpica in una specialità che nel 1992 aveva visto un'altra svedese trionfare ai Giochi, la grande Pernilla Wiberg.
Brignone nemmeno nella seconda manche si è risparmiata. Sulla pista 'Ice River' di Yanqing, caratterizzata da alcuni dossi e da un muro finale, la 31enne portacolori del Centro Sportivo Carabinieri residente a La Salle in Val d'Aosta, figlia d'arte (mamma Ninna Quario è stata una delle prime componenti della 'Valanga Rosà), ha scatenato grinta e quella sciata sempre all'attacco prendendosi non pochi rischi soprattutto sulla difficile neve cinese.
Brignone, già bronzo quattro anni fa a PyeongChang, è arrivata all'appuntamento olimpico dopo alcune stagioni da vera protagonista nel Circo bianco. Nel 2020, l'anno dell'avvento del coronavirus, ha vinto la Coppa del mondo generale ma anche quelle di slalom gigante e combinata. In Coppa è salita 47 volte sul podio, ha vinto 19 gare (è l'italiana piu' vincente) e nella stagione in corso ha vinto tre gare, tutte in supergigante.
Il trionfo della Hector, 29 anni di Sandviken a nord della capitale Stoccolma, rispecchia la sua incredibile stagione: dal 21 dicembre al 25 gennaio scorso è salita sul podio in tutti e cinque gli slalom giganti vincendone ben tre (il secondo di Courchevel, quello di Kranjska Gora e quello a Plan de Corones).
"Se ci penso è incredibile perché sono venuta qui senza essere salita in questa stagione sul podio in slalom gigante. Oggi ero davvero molto concentrata, ho aspettato come non mai la seconda manche e mentre aspettavo mi sono detta, 'oh mio Dio, è così lungo'. Sapevo che dovevo solo sciare e pensare alla mia sciata, quando sono arrivata al cancelletto dentro di me ho detto, 'alla fine è solo una gara di sci'". Sono le parole di Federica Brignone nel parterre della pista 'Ice River" di Yanqing.
Alla domanda, cosa significa questa seconda medaglia olimpica, la sciatrice azzurra ha risposto, "molto, quattro anni fa ero terza e avevo sempre detto che se fossi tornata con una medaglia sarebbe stato un grande sogno: conquistarla alla prima gara è fantastico".
Tutte le medaglie di Brignone
Brignone con l'argento conquistato oggi è diventata la terza sciatrice azzurra della storia più medaglia a livello olimpico. Guida la speciale graduatoria con quattro podi Deborah Compagnoni che tra il 1992 ed il 1998 (tre edizioni delle Olimpiadi) ha conquistato tre ori (supergigante Albertville '92, slalom gigante Lillehammer '94 e slalom gigante Nagano '98) ed un argento (slalom speciale Nagano '98). Al secondo posto ci sono Brignone, oggi argento e bronzo nel 2018 sempre in slalom gigante, e Giuliana Minuzzo che ha conquistato due bronzi (discesa libera Oslo '52 e slalom gigante Squaw Valley '60).
In totale sono otto le sciatrici italiane ad aver conquistato almeno un podio alle Olimpiadi, quattro addirittura la medaglia d'oro (Compagnoni, Paoletta Magoni, Daniela Ceccarelli e Sofia Goggia).