I big stranieri pronti a entrare nella storia ai Giochi invernali
AGI - Da oggi 2.871 atleti – 1.581 uomini e 1.290 donne – in rappresentanza di 91 Nazioni, andranno a caccia delle medaglie nei 103 eventi in programma nei tre cluster durante la XXIV edizione dei Giochi olimpici invernali.
Quella di Pechino è la terza kermesse a cinque cerchi consecutiva che si svolge in Asia dopo PyeongChang 2018 e Tokyo 2020.
Non sarà battuto il record di partecipanti che era stato segnato quattro anni fa con 2.920 ma comunque si tratta del secondo numero più alto di sempre.
Dalla prima edizione di Chamonix nel 1924, quando presero parte 258 atleti, le altre storiche soglie erano state infrante a Innsbruck 1964 con più di mille partecipanti e Nagano 1998 quando venne superata quota duemila.
Le prime gare di Pechino 2022 si svolgeranno già il 2 e 3 febbraio con alcune partite del torneo di hockey femminile, le partite del round robin del curling misto (ci sarà la coppia italiana) e le qualificazioni delle gobbe del freestyle.
Alla vigilia su molti atleti stranieri sono già puntati i riflettori. Nello sci alpino, ‘l’atletica leggera dei Giochi invernali’, punta a far scorpacciata di medaglie Mikaela Shiffrin.
La 26enne sciatrice americana, già due volte oro olimpico (slalom a Sochi 2014 e slalom gigante a PyeongChang 2018), guida l’attuale classifica di Coppa del mondo e vanta 73 vittorie in Coppa (47 solo in slalom): sulle montagne di Pechino sarà al via sia nelle gare di velocità che tecniche.
Anti-Shiffrin si candida la slovacca Petra Vlhova. Ventisei anni come la statunitense, Vlhova si appresta a partecipare alla terza Olimpiade ma si presenta senza aver mai conquistato una medaglia olimpica.
Petra è la grande favorita in slalom. Attese, e non poche, anche su Ester Ledecka. La 26enne sciatrice-snowboarder della Repubblica Ceca quattro anni fa era entrata nella storia dei Giochi della neve per aver vinto nella stessa edizione l’oro sia nello sci alpino (supergigante) che nello snowboard (slalom gigante parallelo): mai nessuna donna riuscì a tanto da Chamonix ’24.
Al maschile Alexis Pinturault va a caccia della medaglia d’oro che manca alla sua collezione e soprattutto alla Francia a secco di ori nello sci da ben 16 anni (2002 con Jean-Pierre Vidal in slalom e Carole Montillet in discesa).
Sport che appassiona e incolla alla televisione è sicuramente il pattinaggio di figura. Il Comitato olimpico russo è pronto a centrare la tripletta tra le donne. Kamila Valieva, appena 15 anni, è fresca di vittorie importanti ma soprattutto a suon di salti tripli e quadrupli (seconda di sempre a effettuare il quadruplo toeloop) del record mondiale del programma corto. Kamila è allenata dall’allenatrice più famosa in questa epoca storica, Eteri Tutberidze che quattro anni fa aveva portato all’oro Alina Zagitova.
Valieva ha stabilito otto record mondiali ed è detentrice di quello del programma corto (90,45 punti). A livello internazionale non è mai stata sconfitta. A completare la possibile tripletta le connazionali Alexandra Trusova e la campionessa del mondo in carica Anna Shcherbakova.
Al maschile c’è sempre grande devozione per il giapponese Yuzuru Hanyu che punta al terzo oro consecutivo. A Sochi nel 2014, vincendo a 19 anni, era diventato il più giovane campione olimpico nel suo sport dal 1948.
I fans di Hanyu dopo le sue esibizioni lanciano sul ghiaccio gli orsetti di ‘Winnie the Pooh’. L’unico che potrebbe interrompere il regno di Hanyu è l’americano Nathan Chen che è stato il primo pattinatore in assoluto a realizzare cinque salti quadrupli nello stesso programma.
Restando al pattinaggio, ma questa volta di velocità, i favoriti restano da antica tradizione gli olandesi. Se Sven Kramer non è più ‘mostruoso’ come in passato e Pechino 2022 sarà la passerella finale di una carriera straordinaria, mito al femminile resta Ireen Wuest.
La 35enne ‘olandesina volante’ è la pattinatrice più medagliata della storia con 11 podi olimpici. Da Torino 2006 ha sempre vinto almeno una medaglia d’oro (due a Sochi 2014).
Nello sci nordico, più comunemente chiamato ‘sci di fondo’, c’è un Paese che più di tutti domina la scena: la Norvegia. Johannes Hosflot Klaebo è il campione da battere essendo reduce dal tris d’oro di PyeongChang.
Klaebo cercherà di proseguire la strada imboccata e che porta alla connazionale Marit Bjorgen, la più medagliata ai Giochi di tutti i tempi ritiratasi quattro anni fa.
Nel biathlon grande protagonista si preannuncia essere Johannes Thingnes Boe, norvegese anche lui che in Corea del Sud ha conquistato tre ori e nelle ultime stagioni domina a Mondiali e in Coppa del mondo.
Il mondo della tavola presenta due illustri senatori, entrambi americani over 30. Si tratta di Shaun White, oro nel 2006 al suo debutto olimpico e che a 35 anni punta ancora in alto, e Lindsey Jacobellis, 36 anni, che alla quinta Olimpiade non intende lasciare solo nel medagliere l’argento di Torino 2006 nel snowboardcross, la specialità tanto cara all’italiana Michela Moioli.
Nell’halfpipe la statunitense Chloe Kim vuole proseguire ad essere la stella dopo l’oro, a 17 anni, di quattro anni fa. Tra i budelli ghiacciati l’osservata speciale è Natalie Geisenberger, 34 anni, tedesca, la donna più medagliata della storia ai Giochi (5 medaglie, delle quali 4 d’oro, in tre edizioni) nello slittino.