AGI - Torna la Maratona di New York con la 50ma edizione che si disputa dopo lo stop del 2020 a causa del Covid. C'è grande attesa per l'esordio del quattro volte medagliato olimpico etiope Kenenisa Bekele, specialista dei 5.000 e 10.000 metri, e per la campionessa olimpica Peres Jepchirchir.
Il primatista italiano, il 28enne vicentino di origini eritree Eyob Faniel, gareggerà tre mesi dopo il 20mo posto alle Olimpiadi di Tokyo in 2h15’11”.
L'arrivo è previsto intorno alle 17 ora italiana: i record da battere sono 2h22’31’’ della keniana Margaret Okayo, fatto nel 2003, e 2h05’05’’ del keniano Geoffrey Mutai, realizzato nell’edizione 2011.
Per le strade dei cinque borghi della Grande Mela sono attesi 33 mila partecipanti, tutti vaccinati, molti meno rispetto agli oltre 53 mila dell’edizione 2019.
Dall'Europa si erano iscritti in 16mila ma le restrizioni anti-Covid sui viaggi scadono solo lunedì prossimo e questo impedirà alla stragrande maggioranza di partecipare alla corsa più famosa del mondo. Dovrebbero esserci però un centinaio di italiani tra residenti negli Usa, titolari di permessi speciali e residenti nei Paesi sulla 'green list'.
Il direttore della gara, Ted Metellus, ha paragonato l’attesa a quella dell’edizione del 2001, due mesi dopo l’attacco alle Torri Gemelle, proprio per il desiderio di ritorno alla normalità.
Il via è previsto alle 8 di mattina, con la partenza degli atleti su sedie sportive a rotelle. Seguiranno quelli con particolari disabilità (8,22), le professioniste (8,40), i professionisti (9,05) e infine gli amatori, divisi in cinque ‘ondate’. Gli ultimi partiranno a mezzogiorno. Il tracciato di 42 chilometri e 195 metri comincia a Staten Island e virerà verso nord per attraversare Brooklyn e il Queens, per poi andare a ovest e attraversare il Queensboro Bridge e entrare a Manhattan, risalire verso il Bronx e tornare indietro per finire a Central Park.