AGI - C'è una condanna per la morte di Emiliano Sala, il calciatore argentino morto in un incidente aereo nella Manica nel gennaio 2019: il tribunale di Cardiff ha giudicato colpevole di negligenza l'imprenditore che organizzò il volo, il 67enne David Henderson.
Il 12 novembre sarà resa nota la pena che dovrà scontare per aver messo in pericolo la sicurezza di un velivolo.
La tragedia avvenne mentre l'attaccante di origini italiane, che il 31 ottobre avrebbe compiuto 31 anni, era in viaggio tra Nantes e il Galles, subito dopo il trasferimento dal club francese al Cardiff City.
Henderson organizzò il volo senza richiedere permessi o autorizzazioni, insieme all'agente William McKay. Il pilota del Piper Malibu monomotore aveva già trasportato passeggeri per conto di Henderson pur avendo una licenza scaduta e che comunque non era commerciale, nè lo autorizzava al volo notturno.
L'imprenditore ha ammesso di aver chiamato i suoi collaboratori dopo l'incidente invitandoli al silenzio per non scoperchiare "un vaso di Pandora".
Gli avvocati della famiglia Sala hanno accolto con soddisfazione la condanna ma hanno sottolineato che si tratta soltanti di "un pezzo del puzzle" che ha portato all'incidente.
Un'inchiesta condotta dall'Air Accidents Investigation Branch britannica ha stabilito che fu la perdita di controllo da parte del pilota del piccolo jet privato, anche lui morto nello schianto, a causare la tragedia.
Il pilota David Ibbotson, il cui corpo non è mai stato ritrovato a differenza di quello di Sala, avrebbe portato il velivolo a una velocità eccessiva rispetto alle sue potenzialità nelle condizioni di buio e tempo meteorologico instabile.
Il pilota potrebbe essere rimasto intossicato da un'infiltrazione di monossido di carbonio in cabina.