AGI - I magici tre mesi, per l’esattezza 92 giorni, che hanno portato o confermato l’Italia dello sport sul tetto del mondo. Dal 3 luglio al 3 ottobre l’Italia ha dominato in molti sport. Con i suoi atleti ha colorato d’azzurro una fantastica estate facendo gioire milioni di italiani incollati davanti alle televisioni o a semplici ma avanzatissimi smartphone.
La leggendaria Olimpiade con 40 medaglie conquistate, mai così tante nella storia, la superlativa Paralimpiade dove i podi sono stati ben 69, il titolo europeo del calcio nel ‘tempio’ di Wembley battendo l’Inghilterra ai rigori, i due titoli continentali della pallavolo con aggiunta di quello storico mondiale del volley maschile under 21, i tanti trionfi del ciclismo e i successi nel mondo dei motori. Tutti momenti emozionanti che fanno diventare lo sport italiano tra i più completi e variegati sullo scacchiere internazionale.
La magica estate dello sport italiano si era aperta il 3 luglio con la vittoria del titolo europeo delle azzurre del softball. Sul diamante friulano di Castions di Strada il movimento in rosa del ‘batti e corri’ italiano aveva battuto per 9 a 5 l’Olanda alzando così per la dodicesima volta la corona d’Europa.
Otto giorni dopo, domenica 11, sotto gli occhi del Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, gli Azzurri di Roberto Mancini avevano battuto ai rigori (2-1) l’Inghilterra. Sull’erba di Wembley inglesi in vantaggio con Show poi il pareggio di Bonucci e alla fine i rigori con il portiere Donnarumma grande protagonista. Ad assistere alla finale dell’Europeo del calcio, posticipato dall’estate 2020 causa pandemia di coronavirus, c’era anche Matteo Berrettini che poche ore prima nella finale di Wimbledon si era arreso in quattro set dal numero uno del mondo del tennis Novak Djokovic. Non era mai accaduto in 134 edizioni che un italiano arrivasse fino alla finale del prestigioso torneo londinese. I giorni passano e le aspettative attorno allo sport italiano crescono giorno dopo giorno.
Il 23 luglio si aprono a Tokyo le tanto attese Olimpiadi. Tokyo 2020 si sarebbe dovuta disputare dodici mesi prima ma il Covid-19 aveva costretto al primo storico posticipo di un evento a cinque cerchi: mai dal 1896 se non per motivi bellici. Con una spedizione da record – ben 384 atleti qualificati in 36 sport e la quasi parità di genere (197 uomini e 187 donne) – l’Italia Team è volata con tanti sogni nella terra del Sol Levante chiusa al resto del mondo essendo in stato di emergenza per motivi sanitari. Per dieci volte sono state ascoltare le note dell’Inno di Mameli. Il bottino dell’Italia è stato arricchito anche da dieci argenti e venti bronzi.
C’è stato un giorno leggendario, incredibile, memorabile: la ‘domenica bestiale’ dell’1 agosto. Stadio Olimpico di Tokyo, in undici minuti si è verificata l’apoteosi che nessuno s’era mai sognato. Prima Gianmarco Tamberi vince l’oro nel salto in alto cinque anni la dolorosa rinuncia dai Giochi di Rio e poco dopo un italiano, Marcell Jacobs, vince i 100 metri alle Olimpiadi stampando lo stellare tempo di 9”80, primato europeo. L’atletica leggera regalerà altri tre ori, due dalla marcia con Antonella Palmisano e Massimo Stano, e quello firmato dai quattro moschettieri della 4x100, Patta, Jacobs, Desalu e Tortu. Impresa anche nell’inseguimento a squadre nel ciclismo su pista: oro per Francesco Lamon, Simone Consonni, Jonathan Milan e Filippo Ganna. Nell’Olimpiadi dell’addio di Federica Pellegrini, la ‘Divina’ del nuoto, e delle sei medaglie del nuoto, primo oro di una coppia mista, quello nella vela con Ruggero Tita e Caterina Banti nel Nacra 17.
Nella giornata di Ferragosto il tennis italiano femminile torna all’apice del mondo. Merito di Camila Giorgi che a Montreal batte 6-3, 7-5 la ceca Karolína Plísková diventando la seconda azzurra di sempre a vincere un torneo WTA1000 dopo Flavia Pennetta. Trascorrono un paio di settimane e i riflettori sono ancora puntati sulla capitale del Giappone. Alle Paralimpiadi l’Italia recita un ruolo da assoluta protagonista concludendo il medagliere al nono posto grazie alle sue 69 medaglie, 14 di esse d’oro.
È stata l’edizione della grande conferma dell’immensa Bebe Vio nella scherma, dei tanti nuotatori capaci di imporsi a livello mondiale ma anche di un’altra impresa, la tripletta nei 100 metri nell’atletica leggera firmata da Ambra Sabatini (con tanto di primato mondiale di 14”11), Martina Caironi e Monica Graziana Contrafatto, tre ragazze amputate di una gamba e con altrettante storie di vita differenti.
Con le Paralimpiade prossime alla conclusione è arrivato il titolo europeo della pallavolo femminile. Paola Egonu e compagne si sono rifatte con gli interessi della Serbia battendola nella loro ‘tana’, alla Stark Arena di Belgrado per 3 a 1. Per l’Italvolley in rosa il terzo magico titolo continentale. Restando alla pallavolo il 19 settembre al termine di una partita molto combattuta contro la Slovenia vinta per 3 a 2, l’Italia maschile di Fefè De Giorgi mette in bacheca il settimo titolo europeo.
Settembre si conferma è il mese del volley. In Messico la nazionale italiana under 18 femminile conquista l’argento venendo battuta 3 a 0 dalla Russia. Settembre è anche il mese del grande ciclismo. Agli Europei su strada di Trento gli ori italiani sono quattro, Sonny Colbrelli nella prova in linea, Silvia Zanardi nella gara in linea under 23, Vittoria Guazzini nella crono under 23 e nella crono mista. Filippo Ganna, oro olimpico con il quartetto, alla kermesse continentale è d’argento ma ai Mondiali nelle Fiandre mette a segno la zampata e si conferma il cronomen più veloce del pianeta terra.
Piccola parentesi settembrina per il baseball con l’Italia bronzo agli Europei in Piemonte. Il 9 settembre Gianmarco Tamberi vince con 2,34 la ‘Weltklasse’ di Zurigo e diventa il primo italiano della storia a vincere la Diamond League. Il giorno 18 è Filippo Tortu a stupire tutti: nella lontana Nairobi stampa 20”11 sui 200 metri e diventa il secondo italiano più veloce di sempre sui 200 dopo il 19”72 di Pietro Mennea datato settembre 1979. Il 26 settembre a Mantova l’Italia del motocross diventa la squadra più forte del mondo (era accaduto nel 1999 e 2002) vincendo il ‘Trofeo delle Nazioni’.
A compiere l’impresa, Antonio Cairoli, Alessandro Lupino e Mattia Guadagnini. Ieri, 3 ottobre, un’altra magica domenica. Colbrelli s’impone in volata nella mitica ‘Parigi-Roubaix’. Sonny è il 14/o italiano a conquistare la corsa soprannominata ‘l’Inferno del Nord’.
L’ultimo successo italiano risaliva a 22 anni fa con Andrea Tafi. A Sofia nel frattempo Jannik Sinner si aggiudicava per il secondo anno consecutivo l’Atp 250 di Sofia. Il tennista azzurro, che aveva detto ‘no’ alle Olimpiadi di Tokyo, in finale si è imposto in due set (6-3, 6-4), il transalpino Gael Monfils. In serata la ciliegina sulla torta la pone la pallavolo. Dopo aver perso quattro finali, l’Italia under 21 si è laureata campione del mondo. A Cagliari gli azzurrini piegano con un secco 3 a 1 la resistenza della Russia. Ora una “pausa” di qualche settimana, a fine mese scatterà lo sci alpino e poi via via gli altri sport della neve e del ghiaccio tutti proiettati verso i Giochi olimpici invernali di Pechino che si apriranno venerdì 4 febbraio 2022.