AGI - La Uefa ha annunciato l'abbandono del procedimento disciplinare contro Real Madrid, Barcellona e Juventus per il loro coinvolgimento nella proposta di una Super League europea, per conformarsi all'ordinanza del giudice del Tribunale commerciale di Madrid, Manuel Ruiz de Lara, che disponeva appunto l’annullamento della procedural, minacciando in caso contrario di incriminare il presidente dell'Uefa, Aleksander Ceferin, per disobbedienza. Nel sistema europeo, le decisioni di un giudice sono efficaci su tutto il territorio e quindi l’Uefa non aveva scelto
L'ultimo atto?
Non è chiaro se si tratti dell'ultimo atto dell'inchiesta. Per l’Uefa si tratta soltanto di una misura formale in attesa che la Corte di giustizia Ue si pronunci in modo vincolante per tutti sul caso, dopo aver ricevuto i pareri da tutte le parti interessante entro il 15 ottobre. In quei giorni, tra l'altro, il giudice Ruiz de Lara lascerà il suo incarico al Tribunale di Madrid. Nyon conta di riaprire la procedura disciplinare per il progetto della Superlega.
I precedenti
A giugno, sempre in seguito all’ordinanza spagnola, l’Uefa aveva già sospeso i procedimenti verso i tre club ribelli e disposto la cancellazione delle sanzioni inflitte agli altri nove fondatori della Super League (tra cui Milan e Inter) che s’erano pentiti e avevano accettato una punizione in cambio del reintegro nel sistema. L'Uefa aveva quindi sospeso le sanzioni economiche (15 milioni totali più il 5% dei premi).
Del progetto originario facevano parte anche sei club inglesi (Arsenal, Chelsea, Liverpool, Manchester City, Manchester United e Tottenham Hotspur) che avevano accettato di pagare un totale di 22 milioni di sterline come gesto di "buona volonta'" per la risoluzione della vicenda. Gli altri tre club tra i 12 erano Atletico Madrid, Milan e Inter.