AGI - Hugues Fabrice Zango ha scritto la storia del Burkina Faso e anche delle Olimpiadi. Il triplista ha conquistato a Tokyo 2020 la medaglia di bronzo, la prima in assoluto per il piccolo Paese africano in dieci partecipazioni. Il 28enne ha saltato 17,47 metri ed è stato preceduto solo dal portoghese Pedro Pichardo, oro con 17.98, e il cinese Zhu Yaming, argento con 17,57.
L'obiettivo principale dell'atleta africano era di provare a vincere il titolo olimpico, "sono in missione" aveva detto prima della finale, ma anche il terzo posto è stato festeggiato dai venti milioni di burkinabé (così sono chiamati gli abitanti) come fosse una vittoria. La delegazione del Burkina Faso in Giappone era costituita da appena sette atleti guidati proprio da Zango, portabandiera durante la cerimonia d'apertura.
L'atleta si è avvicinato al mondo dello sport tardi, quasi 17enne. Il suo talento è stato notato da un allenatore locale durante una gara di velocità su strada in Burkina faso.
Poco tempo dopo Zango è passato al salto triplo e nel 2016 ha iniziato a minacciare la barriera dei 17 metri saltando 16,81 metri, misura che gli è valsa la qualificazione alle Olimpiadi di Rio de Janeiro nel 2016. Successivamente si è trasferito in Francia dove si è iscritto all'Università dell'Artois ad Arras scegliendo come suo allenatore il francese Teddy Tamgho, tre anni più grande di lui e campione del mondo della disciplina nel 2013.
Ai Mondiali del 2019 a Doha, l'atleta del Burkina Faso ha ottenuto il record africano con 17,66 metri guadagnando la medaglia di bronzo. A gennaio del 2021, infine, ha saltato la misura che lo ha consacrato nella storia della specialità: con 18.07, record del mondo indoor, Zango è diventato il settimo triplista di tutti i tempi ad andare oltre i 18 metri.
Un'ascesa, la sua, che non si è arrestata neanche a Tokyo anche se l'atleta sperava in una misura migliore. Gli obiettivi ora sono i mondiali 2022 di Eugene, Oregon, e le Olimpiadi di Parigi 2024, due appuntamenti per salire ancora più in alto e regalare un'altra gioia a un piccolo Paese entrato, grazie a lui, nella mappa dell'atletica.