AGI - Dopo aver alzato la coppa dello Scudetto sul prato di San Siro, i giocatori dell'Inter hanno ripetuto il rituale anche con i loro tifosi. Da un anello della Torre 4 dello stadio Mezza, tinta di nerazzurro per l'occasione, la squadra e lo staff tecnico hanno mostrato il trofeo della Lega Serie A ai migliaia di supporter accorsi nel piazzale sottostante. "I campioni dell'Italia siamo noi", "La capolista se ne va", "Chi non salta rossonero è", sono stati i cori più scanditi tra bandiere, fumogeni e petardi.
Il picco di entusiasmo si è registrato quando ad affacciarsi dalla torre è stato Romelu Lukaku, uno dei protagonisti con 24 reti della cavalcata della squadra di Antonio Conte. L'ultimo atto della festa scudetto era iniziato alle 11 quando i primi tifosi dei 4.500 autorizzati erano iniziati ad arrivare nell'area di 19 mila metri quadrati intorno al Meazza (in corrispondenza del 'Baretto' e del piazzale Angelo Moratti) individuata dal dispositivo predisposto dal Comitato provinciale per l'ordine pubblico presieduto dal prefetto Renato Saccone.
Intorno alle 13.45 i sostenitori interisti hanno accolto l'arrivo dei pullman con la squadra prima dell'ultima partita di campionata contro l'Udinese, vinta poi 5-1. Due ali di folla hanno festeggiato tra cori, fumogeni e bandiere, con il servizio d'ordine della Curva Nord e le forze dell'ordine schierate in assetto antisommossa lungo via Achille per cercare di evitare che i tifosi invadessero la strada e si avvicinassero troppo al bus.
Le celebrazioni, che hanno visto anche un piccolo dirigibile librarsi in aria, si sono fermate giusto il tempo della partita, alla quale hanno assistito dal vivo mille spettatori ospiti del club per i quali era arrivato l'ok all'ingresso. Poi la festa in campo dei giocatori con le proprie famiglie e l'ultimo saluto con i tifosi.