AGI - Tre candidati alla presidenza del Comitato Olimpico Nazionale Italiano non c’erano mai stati. A 39 giorni dall’assemblea elettiva di Milano che si svolgerà al ‘Tennis Club Alberto Bonacossa’ dove Giulio Onesti fece svolgere 75 anni fa le prime elezioni nel dopoguerra, tre persone cullano il sogno di guidare lo sport italiano fino alla primavera 2025, ovvero fino a dopo le Olimpiadi di Parigi 2024.
Uno dei candidati è il presidente uscente Giovanni Malagò, numero uno dello sport azzurro dal 19 febbraio del 2013 e che si presenterà per ambire al terzo mandato, l’ultimo possibile.
Ambiscono ad insediarsi a Palazzo H al Foro Italico anche due esponenti del mondo del ciclismo, Antonella Bellutti, prima donna che si candida alla presidenza del Coni e due volte campionessa olimpica su pista, e Renato Di Rocco che fino al febbraio scorso era stato per quasi 16 anni numero uno del ciclismo italiano.
In attesa del responso delle urne che arriverà dopo una campagna elettorale che si preannuncia interessante, una cosa è già certa: ai vertici dello sport italiano nel prossimo quadriennio ci saranno più donne. Non sarà una presenza di facciata perché in Consiglio Nazionale ad oggi, con ancora alcune tornate elettorali ‘intermedie’ da effettuarsi, l’incremento rispetto alla precedente legislatura è già del 37%. Infatti, delle attuali 8 quote rose, nella prossima legislatura sono già certe 11 donne.
L’aumento della presenza femminile è stata possibile grazie alla modifica del regolamento per il rinnovo delle cariche. fortemente voluta dal presidente Malagò, del 15 dicembre scorso che prevede la presenza in Consiglio di almeno 10 membri di genere diverso su 28 eletti. Fuori dal computo eventuali presidenti federali ‘donna’. È proprio per questo che il numero è salito a 11.
Il 13 marzo scorso Antonella Granata aveva rotto il tabù diventando la prima donna presidente di una federazione sportiva nazionale (squash). Altro dato importante, il sensibile aumento – sono ben 14 – di donne elette o nominate vicepresidenti federali.
Nella storia delle elezioni del Coni del recente passato solo una volta il presidente uscente è stato sconfitto. Risale alla fine di giugno del 1993 quando Arrigo Gattai, il presidente dei trionfi di Alberto Tomba a Calgary ’88, dei Mondiali di calcio di Italia ’90 e di Deborah Compagnoni ad Albertville ’92, venne scalzato dal suo segretario generale Mario Pescante negli anni a seguire diventato anche vicepresidente vicario del Comitato Olimpico Internazionale.
Negli ultimi 40 anni solo due volte il Coni ha avuto reggenze e comunque per un brevissimo periodo. Nel 1998, Pescante di dimise a seguito dello scandalo del laboratorio antidoping dell’Acqua Acetosa e nel gennaio 2013 Gianni Petrucci dopo essere stato eletto presidente della ‘sua’ Federbasket.
Se Antonella Bellutti è la prima candidata-donna ad ambire alla più alta carica dello sport italiano, non è la prima ad aver vinto un oro olimpico. Il 29 gennaio del 1999, Mauro Checcoli – doppio oro a Tokyo ’64 nell’equitazione (completo individuale e completo a squadre) – perse alle urne contro Petrucci.
Il Consiglio Nazionale che resterà in carica fino al 2025 registrerà un incremento di donne del 37% rispetto alla precedente legislatura.
Ad oggi dei 74 voti, 46 sono già noti. Il nuovo presidente sarà eletto con almeno 38 voti. Si tratta dei 40 presidenti delle Federazioni sportive nazionali rieletti o neoeletti (sono 11, ovvero il 37,5%), dei due sport che seguono il quadriennio olimpico invernale (Federsci e Federghiaccio), i presidenti/commissario delle due federazioni che devono ancora andare al voto (AeroClub d’Italia e Unione Tiro a Segno) e i due membri del Comitato Olimpico Internazionale (Ivo Ferriani e Malagò). È previsto anche il voto del presidente uscente che, però, di prassi non vota.
Gli altri 28 votanti alle elezioni del 13 maggio dovranno essere ancora eletti. Si tratta dei rappresentanti degli atleti, tecnici, Discipline Sportive Associate, Enti di Promozione Sportiva, Associazioni Benemerite, Comitati regionali e delegati provinciali. Il 13 aprile presso il Salone d’Onore del Coni a Roma dei 25 ‘Atleti’ candidati saranno eletti 9, dei 14 ‘Tecnici’ in lizza, 4 saranno eletti. Il giorno 14 sempre al Foro Italico saranno eletti 3 esponenti delle Discipline Sportive Associate, 5 in seno agli Enti di Promozione Sportiva e uno delle Benemerite.
Il 21 aprile si conosceranno i 3 esponenti dei Comitati regionali e i 3 delegati provinciali (uno per ogni area Nord, Centro e Sud). Forte l’incremento della presenza femminile nelle delegazioni provinciali. Per quanto concerne l’area Sud e isole, nello scorso quadriennio non c’era presenza rosa mentre ora sono 9 su 34 delegati. Per l’area Centro, quattro anni fa erano 2 le donne su 35, ora sono 8 su 35. Incremento di quote rosa quasi del 500% per l’area Nord: da 2, ora sono 10 su 35.