AGI - Se le imbarcazioni di Luna Rossa e Team New Zealand sono le Formula Uno del mare, le due regate della terza giornata sono state l’equivalente del Gran Premio di Montecarlo, dove vince chi parte meglio e i sorpassi sono rari. È stato così nello specchio di mare del Golfo di Hauraki, davanti a Auckland, dove i campioni in carica neozelandesi non pensavano di ritrovarsi a inseguire.
Il risultato di parità, 3-3, dopo l’ennesima giornata in cui gli equipaggi si sono divisi le regate, è maturato alla partenza. Luna Rossa ha fatto un capolavoro nella prima sfida, Team Zealand è stata perfetta nella seconda. Nella prima, l’Italia ha preso d’infilata gli avversari, e conquistato subito un vantaggio netto sull’ordine dei trecento metri.
Il vento leggero, sugli 8 nodi di media, ha favorito l’imbarcazione italiana, più leggera. Il 3-2 con cui Luna Rossa ha chiuso dopo la quinta regata, e il modo in cui lo ha fatto, comandando dall’inizio alla fine, poteva lasciare dubbi sui neozelandesi. Non è stato così. I ruoli si sono ribaltati nella seconda regata: i campioni sono partiti in modo perfetto, lasciando il lato debole a Luna Rossa, che ha valutato male l’angolo di uscita.
Il distacco è stato notevole fin dall’inizio, con un vantaggio che si è assestato sopra il minuto. Il successo dei kiwi, il più netto delle sei regate disputate, a 1’41’', ha riportato la sfida in equilibrio, una situazione imprevedibile alla vigilia, considerato come i bookmakers avessero messo sul tavolo l’ipotesi di una vittoria neozelandese per 7-0. Non sarà così. E domani si torna in acqua, con Luna Rossa che proverà ad allungare il sogno.