AGI - "Un pezzo di Roma che se ne va. Grazie di tutto, maestro". Nel tweet della società giallorossa per Gigi Proietti, scomparso oggi nel giorno del suo 80esimo compleanno, c'è tutta la passione che l'attore aveva per il calcio e la Roma. Una passione così prorompente che, negli anni, si sono accavallate leggende e storie su prove e spettacoli spostati per non perdere neanche una partita.
Nel 2002 venne persino investito, dall'allora presidente Franco Sensi, del titolo di 'Cavaliere di Roma': "è un momento per tutti di immenso dolore perchè abbiamo perso un grande uomo. è stato un grande romanista - ha detto all'AGI Rosella Sensi - io lo ricordo per il rapporto che aveva con papà. Lo ricordo in particolare la sera dello scudetto quando ci regalò dei momenti speciali, particolari".
Secondo la Sensi, "Per l'Italia tutta è una gran perdita, per tutto quello che ha saputo regalare agli italiani, per i momenti di grande serenità e di grande arte. Ho avuto l'onore e il piacere di conoscerlo anche in altre situazioni e devo dire che per me questa è stata una grande fortuna. Ripeto, è stato un grande romanista ma soprattutto un grande uomo. Ha regalato a tutti, e non solo ai romanisti, grandi sorrisi che porteremo tutti nel cuore"
Negli anni si sono moltiplicate le foto con sciarpe e maglie, spesso all'interno dell'Olimpico. Un amore ricambiato dai tifosi che in occasione dello spettacolo "A me gli occhi, please", portato proprio all'interno dello stadio, popolarono festanti una curva sud strapiena. Tante erano poi le battute sulla possibilità che la Roma potesse vincere un altro scudetto e sulla figura di Francesco Totti, sempre difeso con dolci parole, amico di lunga data. L'ex capitano ha voluto ricordarlo affidando le sue parole al Foglio: "Gigi ti voglio bene, anche dal cielo ci farai stare allegri. Roma ti sarà sempre grata. Va via un pezzo della nostra Roma, quella vera passionale e allegra. Come definire Gigi.. era un grande e il suo sorriso è stato e rimarrà unico".
E ancora: "Gigi era presente al ricevimento per il mio matrimonio, ci vedevamo in qualche occasione e con la sua allegria e il suo grande carisma trasmetteva sempre grande gioia. Mi ha seguito per tutta la carriera da calciatore, era un grande tifoso romanista e ha rappresentato Roma nel mondo come solo noi veri romani sappiamo fare". Proietti soleva dire che non sarebbe mai nato un altro Totti e a chi gli faceva notare che Cristian, il figlio dell'ex capitano giallorosso stava iniziando a giocare, rispondeva: "Si sbrigasse".
Un amore genuino che trova rispetto anche tra gli eterni rivali. La Lazio, con un messaggio su Twitter, ha infatti espresso "profondo cordoglio per la scomparsa di Gigi Proietti e si unisce al dolore della famiglia".
Al cordoglio per la sua scomparsa si è unito anche il ministro delle Politiche giovanili e dello Sport Vincenzo Spadafora che su Facebook ha ricordato "un maestro del cinema e del teatro italiano. Il grande attore ci lascia un'insuperabile eredità di cultura ed ironia. è un enorme dispiacere per tutti noi. Ci mancherà tantissimo".
Anche Enrico Varriale, vicedirettore di Rai Sport si affida ai ricordi: "Un giorno, tanti anni fa, Gigi Proietti venne a farci una lezione al corso per telecronisti organizzato dalla RAI con Mario Giobbe. Il garbo, l'ironia, la grande serietà con cui ci spiegò l'uso dello strumento voce non lo dimenticherò mai. Addio grande Gigi, ti sia lieve la terra".
Ancora su Twitter, infine, è arrivato anche il messaggio di De Laurentiis, altro grande uomo di sport e spettacolo: "Caro Gigi, con te se ne va un caro amico e una bellissima persona, padre premuroso di due splendide figlie, Carlotta e Susanna, e compagno da una vita di Sagitta. Ma se ne va anche un pezzo importantissimo di storia romana. Il tuo teatro, unico e irripetibile, ci ha accompagnato negli anni in un percorso di romanità eccelsa. Ci hai fatto ridere fino alle lacrime con le tue filastrocche interminabili e con giochi di parole irraggiungibili. Le tue rappresentazioni teatrali resteranno un esempio di quel teatro itinerante che è riuscito a universalizzare la romanità e il romanesco, rendendo sempre un grande omaggio a quella Roma che hai amato e rappresentato ai massimi e ineguagliabili livelli. Un ultimo abbraccio affettuosissimo".
Un messaggio lungo e toccante, non consueto per De Laurentiis che spesso affida a brevi frasi i suoi pensieri sulla piattaforma, che racconta quanto l'attore romano fosse amato e rispettato. Proietti è stato del resto anche protagonista di film molto amati dagli sportivi come 'Febbre da cavallo' e ha sempre trasformato in battute, gag, barzellette, gli aneddoti su un mondo a cui era profondamente legato.
Quella di Gigi Proietti era "la presenza di un grandissimo tifoso ma con altrettanta grande discrezione. La prima volta che ci siamo incontrati abbiamo passato 30-40 minuti a ridere ma anche a parlare di calcio, il calcio vero". Così l'ex stella della Roma, Bruno Conti, racconta la passione che l'attore aveva per il pallone. "Di calcio ne capiva molto. Soprattutto a livello tecnico e tattico. Era un grande intenditore. Di quelli che bene o male ti fanno capire che se ne intendono, al di là di essere tifosi. Un grande in tutto".
Un'impressione che l'ex campione del Mondo ha avuto in altre occasioni "ci siamo incontrati più volte nei vari incontri di beneficenza, come le 'Partite del Cuore' che si facevano all'Olimpico. Posso dire che è andato via un altro grandissimo maestro", aggiunge. E non è difficile, allora, mettere sullo stesso piano Proietti e Totti, legati da una forte amicizia: "E' chiaro che Francesco è stato il nostro punto di riferimento. Così come Gigi".
Soprattutto se si tiene conto "di quello che ha fatto, che ha saputo costruire e quanti giovani ha lanciato". Per cui "se Francesco era il calcio, Gigi Proietti era il cinema e il teatro". Un binomio, quello tra calcio e recitazione, che era facile incontrare nel suo lavoro: "Io di film di Gigi ne ho visti tantissimi e spesso lui metteva in mezzo la Roma. Questo forse aiuta a far capire chi era Gigi Proietti. In generale, fino alla fine, è stata una persona discreta, che sapeva fare il suo mestiere con grande intelligenza e umilta'", conclude.