AGI - "Quando ho letto la misura sul display non mi sono sorpreso anche se quel giorno non mi aspettavo un lancio a 22 metri. Diciamo che questa mia ottima condizione è anche frutto dell'allenamento durante il lockdown che, tra i vari esercizi, c'era anche quello di sollevare la mia fidanzata e lanciavo confezioni intere di bottiglie d'acqua da un litro e mezzo l'una".
Così, intervistato dall'AGI, Leonardo Fabbri, il nome nuovo dell'atletica leggera italiana che in occasione degli Assoluti di Padova ha ottenuto con 21,99 metri la seconda miglior prestazione italiana di sempre nel getto del peso. Una specialità, quella del peso, nobile che proprio nella zona di Firenze vanta una lunga tradizione.
A guidare la graduatoria nazionale all-time è un altro fiorentino, Alessandro Andrei che il 12 agosto del 1987 a Viareggio, tre anni dopo l'oro olimpico, lanciò la sfera a 22,91 metri che per quasi un anno è stata record del mondo (tutt'oggi è terza prestazione mondiale di sempre). Il 21,99 di Fabbri in questa stagione è al primo posto della graduatoria europea e al secondo di quella mondiale.
"Attualmente al record italiano non voglio pensare anche se potrebbe diventare un obiettivo. L'unica cosa è quella di allenarmi bene - dice Fabbri, 23 anni, originario di Bagno a Ripoli, allenato da un ex pesista azzurro, Paolo Dal Soglio -. Posso permettermi di gareggiare quattro volte in 10-15 giorni perché i lanci sono più un aspetto mentale".
"La maturità nel peso come in tutto il settore lanci - aggiunge - si raggiunge attorno ai 26-27 anni". In merito al rinvio al prossimo anno delle Olimpiadi di Tokyo 2020, Leonardo Fabbri, alto due metri con una stazza di oltre 130 chilogrammi, soprannominato 'Il Fabbrino', racconta, "quando hanno rinviato i Giochi ho quasi esultato perché sapevo quanto era importante per me il rinvio a livello di crescita e di allenamenti".
Il pesista azzurro dice, "durante il lockdown sono rimasto a casa, mi allenavo in giardino e come bilanciere sollevavo la mia fidanzata Giulia (Chenet, azzurra del bob, ndr) utilizzando anche confezioni di bottiglie d'acqua per alcuni esercizi".
Parlando della finale dei Mondiali di Doha 2019, sfiorata per appena 15 centimetri, Fabbri ricorda, "ero arrabbiato ma non è stata una delusione anche perché non ero andato a Doha con l'obiettivo della finale anche se con 20,75, nelle precedenti edizioni mi sarei sempre qualificato per la finale addirittura entro i primi otto".
Già definita la road map di settembre. Il pesista dell'Aeronautica Militare domenica sarà in pedana a Chorzow in Polonia, l'8 a Ostava e il 17 a Roma in occasione dell'atteso 'Golden Gala-Pietro Mennea', prestigiosa tappa della Golden League.